giovedì 30 ottobre 2025

Barry Lyndon ritorna

Davide Coppo
David Szalay ha riscritto Barry Lyndon 
per il mondo contemporaneo, ed è perfetto
Rivista Studio, 28 ottobre 2025

Da quando abbiamo, con molte ritrosie, iniziato ad accettare che la violenza degli uomini non è frutto di un lampo di isolata pazzia ma, spesso, un distillato di cultura patriarcale, si sono moltiplicate le iniziative di analisi e autoanalisi maschile. Gruppi di autocoscienza, libri, incontri pubblici. Naturalmente, anche tutto il contrario: i rancorosi e arrabbiati timorosi di perdere privilegio o chissà quale aura, che agitano la bandiera della persecuzione di genere e dello slogan “non tutti gli uomini sono così”. A ragionare cosa sono gli uomini del Ventunesimo secolo e come si sviluppa la loro mascolinità lo scrittore David Szalay ha dedicato più o meno tutta la carriera, finora abbastanza giovane e decisamente brillante, inserendo questo filo rosso in una produzione alta e letteraria ma anche fortunata commercialmente, che ha toccato ora il suo punto più alto: con l’uscita di Nella carne, finalista al Booker Prize 2025 e uscito in Italia, per Adelphi, nell’ottobre di quest’anno.

Nella carne è la storia di un uomo che attraversa poco più di mezzo secolo, dagli anni Settanta a oggi, una storia densa di avvenimenti che lo toccano e lo indirizzano: la Guerra Fredda, la caduta del Muro, la guerra in Kuwait, l’Unione Europea e il primo grande allargamento a Est nel 2004, e poi naturalmente il Covid e il conseguente lockdown. Ma è soprattutto la storia di un uomo che nasce umile, tra gli sconfitti in partenza, in uno dei posti più poveri dell’Europa di quel momento – l’Ungheria degli anni finali dell’occupazione sovietica – e che diventa ricco, ricchissimo, per circostanze date dal caso, dall’occasione e dal cinismo che lui sa sfruttare perfettamente. È una riscrittura esplicita, aggiornata al mondo globale, del Barry Lyndon di Stanley Kubrick (non quello di Thackeray, che è diverso). Questo è uno spoiler, se vogliamo usare queste categorie (e non vogliamo), ma è anche il cuore di tutto il romanzo, se volete avere delle istruzioni su quello che vi troverete in mano una volta acquistato Nella carne: la parabola dell’ascesa e dell’inevitabile caduta di un uomo che riesce, nel giro di pochi mesi, a scalare tutte le tappe dell’ascensore sociale, senza riuscire ad aggrapparsi a niente prima di scivolare nel vuoto.

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