martedì 23 settembre 2025

Il 20 settembre


Il 20 settembre 1870 ci fu la Breccia di Porta Pia, un evento fondamentale del Risorgimento italiano in cui l'esercito del Regno d'Italia aprì un varco nelle mura di Roma per entrare in città. Questa azione sancì la fine del potere temporale dei papi, l'annessione di Roma al Regno d'Italia e la sua conseguente proclamazione come capitale. 

Riportiamo, nella sua versione integrale, il discorso tenuto della moderatora della Tavola Valdese, Alessandra Trotta, in occasione della partecipazione del Presidente della Repubblica alla celebrazione dei centotrent’anni della chiesa metodista di via XX Settembre a Roma:

Benvenuto Presidente, siamo onorati dalla sua presenza oggi. 

Un benvenuto caloroso a tutte le autorità civili e religiose presenti; ai fratelli e alle sorelle, agli amici e alle amiche che sono qui per condividere questa giornata di celebrazione, di festa, di memoria del passato e di impegno nel presente, che ha bisogno di essere guidato e nutrito da una visione ricca di speranza per il futuro.

Ci riuniamo in una data significativa, quella del 20 settembre, che esattamente centotrent’anni fa, proprio nell’anno dell’inaugurazione di questo tempio, diventò (e rimase per pochi decenni) festa nazionale. Questa data rimane assai significativa per le chiese evangeliche in Italia e il suo significato è racchiuso in un’immagine fortemente suggestiva, quella del carretto di Bibbie in italiano che fu fra le prime cose ad entrare dalla breccia aperta nel 1870, trainato da un cane e condotto da un colportore evangelico, incaricato di diffondere quelle Sacre scritture che fino a quel momento a Roma era stato vietato possedere e leggere, perché ritenute pericolose nella mani delle persone comuni, senza mediazioni sacerdotali.

Una breccia di libertà, dunque, che ha consentito al nostro Paese di progredire nella costruzione della sua unità non sul fondamento di chiusure nazionalistiche cementate da uniformità religiose e culturali, ma su ideali universalistici di uguaglianza, pluralismo e diritti umani, posti alla base di un patriottismo in cui oggi possiamo tutti riconoscerci, quello costituzionale.

Un filo invisibile ma potente lega quella breccia di libertà al tempio inaugurato nel 1895 e alla comunità vivente che oggi lo abita come spazio di lode, di preghiera, di incontro intorno alla Parola, ma anche di costruzione di dignità, di emancipazione, un laboratorio di partecipazione democratica, di convivenza ed apprendimento interculturale, in cui tutti e tutte sono pienamente cittadini non per un diritto di sangue, ma per quello dell’accoglienza in un patto di solidarietà e condivisione, che fonda una comunità che ricerca la pace e la giustizia, preservando il meglio dell’umanità.

Buon 20 settembre!

La moderatora della Tavola valdese – Diacona Alessandra Trotta



Nessun commento:

Posta un commento