domenica 16 marzo 2025

Elly non mollare



Elisa Calessi, Piazza del Popolo piena mette a disagio i politici, Libero, 16 marzo 2025 

 I politici ci sono, ma in piazza o nel retro palco. Ospiti di un evento convocato e gestito da altri. Elly Schlein è felice perché ha incassato il bagno di folla, le grida «Elly vai avanti», «Elly non mollare», «Siamo con te». Il «chiarimento» suona come un problema antico. Gli altri sono tutti qui a difendere la loro idea di Europa, diversa (opposta) da quella dei compagni di piazza. In una cacofonia di voci sommersa dal blu delle bandiere europee.
Ecco, allora, Calenda che manifesta per una Europa «militarmente forte» perché solo così «si garantisce la pace», mentre secondo Bonelli «un’Europa che vuole investire 800 miliardi di euro in armamenti è un’Europa che compromette il suo futuro e il futuro delle generazioni che verranno».
E se Pina Picierno, Pd, spiega che questa Europa, perché funzioni, bisogna «dotarla di autonomia strategica», Laura Boldrini, Pd, spiega di essere lì perché «non vogliamo il riarmo di 27 singoli stati che sarebbe solo uno spreco di risorse e rifiutiamo la narrazione della guerra come strumento per dirimere le controversie tra gli Stati», mentre Maria Elena Boschi, Iv, dice di essere «in piazza per i nostri figli, per gli Stati Uniti d’Europa, un’Europa più unita, un’Europa più forte dei singoli stati che la compongono». Il piano di riarmo votato dal Consiglio europeo e dalla maggioranza che ha sostenuto Ursula Von der Leyen è «un sucidio», dice Nicola Fratoianni. Mentre una parte del Pd, che pure è in piazza (oltre a Picierno, Alfieri, Morani) lo difende.
Roberto Vecchioni, dal palco, prova a dirla così: «Dobbiamo distinguere tra pace e pacifisti. Non si può accettare qualsiasi pace. I veri pacifisti siamo noi. Ai giovani dico, siete voi che dovete rimediare alle cazzate che abbiamo fatto noi».

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