mercoledì 12 marzo 2025

Esiti imprevedibili



Maurizio Molinari 
la Repubblica, 12 marzo 2025

L’estrema chiusura di Putin e la palese apertura di Trump descrivono l’inizio squilibrato di una partita di poker fra i due leader che può avere esiti imprevedibili. Perché i rispettivi obiettivi sono assai diversi. Putin vuole affermare la sovranità russa sull’Ucraina in maniera a tal punto evidente da rilanciare il progetto strategico di creare una propria sfera d’influenza lungo i confini nazionali mentre Trump guarda ben oltre Kiev perché è intenzionato a staccare Putin da Pechino, trasformando l’intesa sull’Ucraina nel volano di un nuovo ordine internazionale. Come riassume il politologo Walter Russell Mead “Trump cerca con Putin un’intesa sulla realpolitik a dispetto dei diritti umani come Roosevelt fece con Stalin a Yalta nel 1945 e Nixon fece con Mao a Pechino nel 1972”. Insomma, Putin e Trump sono portatori di due ambiziosi progetti di revisione dell’ordine di sicurezza internazionale che, al momento, non sembrano compatibili. Ecco perché tutto è possibile fra i due presidenti: da un’intesa sulla fine della guerra a Kiev fino a una rottura capace di innescare un conflitto ancora più grande e terribile. E qualsiasi sarà l’esito, investirà direttamente la sicurezza dell’Europa, imponendo all’Ue (più Londra) di accelerare sul sentiero della difesa comune indicato dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Perché l’interesse europeo è evitare la capitolazione di Kiev, scongiurare la nascita di una sfera d’influenza post-sovietica sul continente e garantire la sicurezza di tutte le nazioni europee che confinano con la Federazione russa. Se la Ue riuscirà a dimostrarsi credibile e forte sul terreno della sicurezza potrà anche assumere un ruolo importante a garanzia di Kiev nel negoziato con Mosca che sta per aprirsi.

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