lunedì 3 novembre 2025

Gian Mario Bravo in una veste inedita


Martedì 18 novembre 2025 dalle 10.15 alle 13 si terrà presso la sala seminari della Fondazione Firpo, al I piano della Biblioteca Nazionale Universitaria, la giornata di studi 
Impegno, rigore, passione. Gian Mario Bravo e la ricerca storica. Presiederà Manuela Ceretta. Interverranno Giuseppe Bonfratello, Francesca Chiarotto, Gianfranco Ragona, Luca Sansone.

Ingresso libero previa registrazione all’ingresso della Biblioteca Nazionale (con documento d’identità)

Gian Mario Bravo ha combattuto per tutta la vita l'estremismo politico. Certo non era contrario alla partecipazione elettorale dei cittadini. Non era un astensionista di principio, tutt'altro. Ed ecco che la sua memoria viene rievocata in un contesto che vede in una posizione di assoluto rilievo un movimento estremista e astensionista di principio, Lotta comunista. Non è un bello spettacolo. 

Lotta comunista nella persona di Giuseppe Bonfratello mi ha gentilmente messo al corrente dell'iniziativa, che figura anche sul sito della Fondazione Firpo. La Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci ha accordato il suo patrocinio. A Giuseppe Bonfratello ho scritto il seguente messaggio che qui rendo pubblico:

 Caro Giuseppe,

Sempre ti ringrazio per la sollecitudine con cui mi informi di questa pur lodevole iniziativa. Non mi sento tuttavia di dare la mia adesione. A me è stato dato di conoscere un accademico sicuramente rigido nella fedeltà alla sua visione del mondo ma al tempo stesso capace di una grande apertura nei confronti del diverso. Dove per diverso non intendo il diverso in generale, ma ciò che non rientrava nel quadro delle sue convinzioni. Era certamente un laico, non per questo era chiuso al dialogo con gli ecclesiastici, ricordo in particolare il caso di Ermes Segatti. Ugualmente era un marxista di stretta osservanza, eppure tra i suoi allievi nessuno ha veramente reincarnato quel ruolo. Spinti da lui Gianfranco Ragona e Aurelia Camparini hanno seguito altre strade. E non parliamo di Manuela Ceretta, allieva acquisita. Operare una scelta in favore di una tendenza più di altre significativa e importante si può, non so quanto sia lecito e giusto. Preferisco conservare nel mio cuore l'immagine del maestro che mi ha voluto bene e mi ha sostenuto pur consapevole della distanza che ci separava. A mio parere si sarebbe potuto dare all'iniziativa un'impronta di maggiore apertura. Capisco, purtroppo i tempi non si prestano alla cura delle particolarità dissonanti. Avrei preferito che invece prevalesse un maggiore rispetto per la polivalenza del personaggio a noi tutti caro e da noi tutti ritenuto degno di considerazione e di studio per il valore della sua opera. 

Grazie per l'attenzione.
Con un cordiale saluto,

Giovanni Carpinelli

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