Gian Antonio Stella
Mirafiori senza Fiat. E il declino piemontese
Corriere della Sera, 12 novembre 2025
«Addio Fiat (ma anche Lancia, Alfa Romeo, Abarth...) a Mirafiori. Lo storico marchio scompare dalla facciata della palazzina degli Enti Centrali affacciata su corso Agnelli e corso Traiano. Davanti alla gradinata degli Enti Centrali, dove di norma fa bella mostra di sé un modello del Gruppo (negli ultimi tempi una Fiat 500e) adesso ci sono i ponteggi e le coperture dell’azienda che ha iniziato i lavori di smantellamento dei marchi del Gruppo (compresa Jeep) che stavano sulla tettoia che sovrasta la porta». Maledette coincidenze. Proprio mentre torinocronaca.it pubblicava la notizia, un colpo al cuore per generazioni piemontesi, il Sole24ore ne scodellava un’altra: «Il Piemonte scivola nella serie B delle regioni europee». E se almeno i tifosi granata avevano ridacchiato una ventina di anni fa per la retrocessione della Juve subito riscattata e seguita da 9 scudetti consecutivi, questo scivolone è mille volte più grave e riguarda tutti. Anche i non piemontesi. «Retrocesso, per un soffio. Questione di decimali, ma comunque retrocesso», spiega Giuseppe Chiellino sul quotidiano economico, «Nella classifica europea del Pil pro capite il Piemonte, un tempo punto di riferimento del triangolo industriale, ha perso 3 punti rispetto a sette anni fa ed è scivolato sotto la media europea, a 99,7, quanto basta per finire nella Serie B delle regioni europee, quelle “in transizione”, a metà strada tra le più sviluppate e le meno sviluppate». Un’umiliazione un tempo impensabile per quello che fu lo Stato savoiardo che politicamente e militarmente (con i pro e i contro) «fece l’Italia» e per un secolo, come ricordano anche i Quaderni di storia economica di Bankitalia del luglio 2010, fu con l’area torinese la punta di diamante dell’impresa italiana.
Colpa della Fiat? Certo, scrive il Sole citando il rapporto di Palazzo Koch sull’economia regionale, «il rallentamento già evidente si è accentuato col tracollo del settore automotive» e «il disimpegno» Fiatstellantis». Non solo, però. Con il Piemonte (questo è il guaio: l’«adeguamento verso il basso») retrocedono sulla media europea «quasi tutte le altre regioni italiane fatta eccezione per la Provincia di Bolzano (+4,3 da 155 a 159,3), la Lombardia (+ 3, da 129,7 a 132,7), il Molise (+2,3) e la Puglia (invariata)». E «arretrano in modo pesante» Valle d’Aosta (-5,3), Liguria (-4,7), Trentino (-3,7), Toscana e Umbria (-3,3), Lazio (-3)... Ahi ahi...

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