Trump, la strategia dell'arroganza
Probabilmente Trump non ha mai sentito parlare del poeta francese Jean Cocteau, ma potrebbe certamente adottare la sua famosa citazione: "Dato che questi misteri sono al di là di noi, fingiamo di esserne gli organizzatori". Di fronte alla pressione del mercato obbligazionario, che stava scivolando in modalità crisi, il presidente degli Stati Uniti ha simulato una mossa strategica a lungo calcolata, cambiando completamente idea mercoledì 9 aprile, riguardo all'applicazione dei dazi su quasi tutti i Paesi, annunciati la settimana prima.
Sostenendo che i paesi presi di mira avessero adottato un atteggiamento costruttivo nei negoziati, Trump ha sospeso le misure per 90 giorni, imponendo solo un dazio del 10% sui prodotti stranieri importati negli Stati Uniti, fatta eccezione per la Cina, per la quale la sanzione è stata aggravata con un dazio del 125%. La manovra non ha ingannato nessuno: i mercati finanziari hanno vinto il primo round di una battaglia appena iniziata.
Da quando Trump è arrivato alla Casa Bianca meno di tre mesi fa, analisti e commentatori si sono confrontati per dare un senso a ciò che sta accadendo al vertice della principale potenza mondiale. Tuttavia, dati gli obiettivi contraddittori dichiarati e le inversioni a U operate con sicurezza, l'operazione assomiglia sempre più a un puzzle con pezzi mancanti. Le bugie e le verità parallele sputate in risposta agli alti e bassi del mercato azionario e alle reazioni indignate faticano sempre più a nascondere la colpevole incoerenza dell'amministrazione americana, che sta iniziando a incrinarsi dall'interno.
Vertiginoso
I mercati finanziari, i governi stranieri, i leader aziendali e la stampa non hanno capito nulla di ciò che sta accadendo sotto i loro occhi. Le grandi manovre di Trump sconvolgono l'ordine mondiale a tal punto che, in ultima analisi, solo la sua cerchia ristretta è in grado di comprenderne i dettagli e apprezzarne appieno il significato. Purtroppo, basta ascoltare e osservare il comportamento nello Studio Ovale per capire che il copione è stato scritto da ideologi mal preparati all'esercizio del potere, facendo sprofondare il mondo in un abisso di cautela.
La giustificazione per l'inversione di tendenza sui dazi è vertiginosa: "Stavo osservando il mercato obbligazionario", ha spiegato Trump. "Il mercato obbligazionario è molto insidioso. Lo stavo osservando. Ma se lo guardi ora, è meraviglioso". Come un bambino affascinato dalle proprie malefatte, Trump cerca di convincere il suo Paese che sta lavorando per il bene comune riparando all'istante il danno che ha appena causato.
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