(Dizionario storico della Svizzera)
Anna M. Verna
Scrittrici a Parigi
Luciana Tufani editrice, Ferrara 2019
Poco prima della Rivoluzione fu Mme de Charrière, nata Belle van Zuylen, con Lettres neuchâteloises (1784), Lettres de Mistriss Henley ((1784), Lettres écrites de Lausanne (1785), Caliste (1787), a usare la Lettera come struttura dei suoi romanzi e come modo per esprimere e analizzare in forma indiretta sentimenti ed esperienze autobiografiche. Olandese di nascita, svizzera per matrimonio, francese per cultura, Mme de Charrière visse a Neuchâtel, annoiata e depressa per la vita monotona a cui la costringeva il marito pedante, che aveva sposato dopo aver rifiutato tutti i pretendenti, come una condanna cui erano obbligate le donne. Trent'anni dopo le nozze, in una lettera parlava del matrimonio "come della peggiore tra le maledizioni". A Parigi nel 1786 conobbe Benjamin Constant (lui aveva 19 anni, lei 47) e legandosi a lui divenne rivale di Mme de Staël. Liberale, fu favorevole alla Rivoluzione imminente. Nel 1788 scrisse Observations et Conjectures politiques; Lettres d'un évêque français à la nation; Bien-né, rivolto a Luigi XVI e Aiglonnette et Insinuante, rivolto a Marie-Antoinette. Raccontò gli inizi della Rivoluzione in Henriette et Richard e mise in scena le diverse posizioni politiche presenti all'inizio della Rivoluzione in una serie di Commedie. Infine, vide la Rivoluzione precipitare nel caos e nella violenza: "Il mio scetticismo- scrisse ad un'amica il 26 settembre 1794 - cresce e potrei arrivare a non essere molto democratica persino nel seno di una monarchia tirannica, né molto aristocratica nel mezzo del repubblicanesimo più disordinato. Niente è così cattivo che il suo contrario non possa sembrare peggiore ancora". Mme de Charrière ha guardato a tutte le circostanze della sua vita con un'ironia che non l'abbandonò neppure di fronte alla morte. Annunciando la sua fine a Benjamin Constant, scriveva: "Sostengo di essere morente; i miei amici non la vedono così perché non ho alcuna sofferenza che uccide, ma l'estinzione della vita mi sembra essere la morte". i
- Studi
- Godet, Philippe: Mme de Charrière [née] Isabelle de Zuylen et ses amis, d'après de nombreux documents inédits (1740-1805), 2 voll., 1906.
- Courtney, Cecil P.: Isabelle de Charrière (Belle de Zuylen). A Biography, 1993.
- Jakubec, Doris; Candaux, Jean-Daniel (a cura di): Une Européenne. Isabelle de Charrière en son siècle, 1994 (Actes du colloque de Neuchâtel, 11-13 novembre 1993).
- Trousson, Raymond: Isabelle de Charrière. Un destin de femme au XVIIIe siècle, 20132 (edizione riveduta).
- https://www.arllfb.be/ebibliotheque/communications/trousson09021985.pdf
Nessun commento:
Posta un commento