giovedì 17 aprile 2025

L'incontro tra Trump e Meloni

 

Il Post, 17 aprile 2025

Giovedì la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato alla Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. I due hanno pranzato insieme e poi hanno fatto una conferenza stampa congiunta nello Studio Ovale. L’incontro è stato molto amichevole, Trump ha detto più volte di stimare Meloni e che sta facendo un «great job» come presidente del Consiglio. Quando l’ha accolta alla Casa Bianca, Trump ha detto che prima che scadano i 90 giorni di sospensione dei dazi sicuramente si troverà un accordo con l’Europa. E Meloni ha detto che l’Italia raggiungerà il 2 per cento del prodotto interno lordo (PIL) di spesa per la difesa. A parte questo però non sono stati fatti grossi annunci: i giornalisti hanno fatto perlopiù domande a Trump, che ha parlato la maggior parte del tempo.

L’incontro tra i due era molto atteso perché è stato il primo con un o una leader europea da quando a inizio aprile Trump ha annunciato, imposto e poi sospeso altissimi dazi, avviando la sua guerra commerciale globale. Inevitabilmente sono state fatte varie domande sul tema, ma Trump non ha specificato che tipo di accordo ha in mente di raggiungere con l’Europa.

Meloni d’altra parte non poteva negoziare accordi speciali per l’Italia, dato che l’Unione Europea è anche un’unione doganale e sul commercio internazionale con gli altri paesi si relaziona come un’entità unica. Lei era lì come rappresentante del governo italiano, non delle istituzioni europee, nelle quali non ha alcun ruolo.

Il 2 per cento del PIL di spesa per la difesa è previsto dagli accordi della NATO. Trump in passato aveva accusato spesso i paesi europei di non spendere abbastanza per la loro difesa e di approfittarsi della protezione offerta dagli Stati Uniti. Proprio per questo da mesi l’Europa sta pensando a come riarmarsi per rendersi autonoma dagli Stati Uniti, ritenuti un alleato non più affidabile. 

Meloni ha anche detto che Trump ha promesso una visita a Roma, in futuro. Poi ha risposto a una domanda sulla guerra in Ucraina, che le chiedeva cosa pensasse del fatto che Trump riteneva il presidente ucraino Volodymyr Zelensky responsabile di aver iniziato la guerra. Meloni ha risposto dicendo che «c’è stata un’invasione» e «l’invasore era Putin», e che ora sia lei sia Trump stanno lavorando per «raggiungere la pace». Negli ultimi mesi Trump si è parecchio avvicinato al presidente russo Vladimir Putin, e a fine febbraio un incontro tra Trump e Zelensky proprio nello Studio Ovale era stato un disastro.

Meloni ha risposto a questa domanda in italiano. Quando ha finito di parlare, Trump – che evidentemente non aveva capito nulla – si è rivolto a Meloni estasiato dalla sua parlata, dicendo: «Ma era stupendo! Cosa diavolo hai detto?». Dopodiché ha precisato di non aver mai ritenuto Zelensky responsabile di aver iniziato la guerra, smentendo se stesso.

P Prima del pranzo alla Cabinet Room della Casa Bianca (AP Photo/Tom Brenner)

Meloni sta cercando da tempo di diventare la principale interlocutrice di Trump in Europa, essendogli più vicina dal punto di vista ideologico rispetto agli altri maggiori leader europei: la visita a Washington era una sorta di banco di prova rispetto a questa ambizione di Meloni, che si sta rivelando difficoltosa per l’imprevedibilità di Trump stesso e per i modi scontrosi e a volte apertamente ostili con cui tratta le istituzioni europee.


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