Secondo un'opinione diffusa Pin, il bambino che ha una sorella prostituta e non ha né padre né madre è il protagonista del Sentiero dei nidi di ragno. In un certo senso è così. Questo personaggio nel romanzo fa da filo conduttore. La voce che narra traduce le sue sensazioni - scrive Domenico Scarpa 68. Solo il nono capitolo fa eccezione. In quel caso al centro della scena c'è il commissario politico Kim e non è il bambino che riferisce le sue parole. Di Pin possediamo il ritratto fisico, o almeno, un abbozzo che si riduce a pochi tratti: "Pin ha una voce rauca da bambino vecchio: dice ogni battuta a bassa voce, serio, poi tutt'a un tratto sbotta in una risata in i che sembra un fischio e le lentiggini rosse e nere gli si affollano intorno agli occhi come un volo di vespe" 4. E' un bambino non bambino del tutto e neppure adulto, ovviamente. Vive per lo più in mezzo ai grandi, giovani, donne o uomini che siano: "i ragazzi lo lasciano a parte, e a un certo punto si mettono a picchiarlo; perché Pin ha due braccine smilze smilze ed è il più debole di tutti" 8-9. Come si vede anche dal ritratto, il personaggio è una sorta di infiltrato, un bambino tra gli adulti, un bambino che si atteggia a persona esperta del mondo. Si esibisce volentieri nella ripresa di canti popolari, sconci in modo allusivo, o di protesta. Viene preso in giro e risponde con altrettanto vigore alle frecciate. Ha imparato a difendersi contrattaccando. Rappresenta molto bene se stesso, non c'è che dire. Che funzione svolge nella narrazione? Permette allo scrittore di guardare all'esperienza partigiana ponendosi ai margini di essa e sviluppando una sorta di osservazione partecipe. In tal modo tutto acquista un significato memorabile ed elementare al tempo stesso.
La vicenda di Pin. Perché poi il personaggio ha una sua storia nella storia più grande. Ed è qui che interviene l'aspetto fiabesco. Il bambino cresciuto in fretta ha una esistenza segreta, sa di un sentiero dove si trovano i nidi di ragno. Ora, nella realtà, i nidi di ragno non esistono. Nell'economia del romanzo invece sono fondamentali: "Pin è al suo torrente. È una sera con poche rane; girini neri fanno vibrare l'acqua delle pozze. Il sentiero dei nidi di ragno sale su da quel punto, oltre quel canneto. È un posto magico, noto solo a Pin. Laggiù Pin potrà fare strani incantesimi, diventare un re, un dio". 141 Un posto magico, noto solo a lui: il suo ubi consistam. E anche molto di più, la compensazione delle umiliazioni subite: "diventare un re, un dio". Gli strani incantesimi sono parte del segreto che il bambino custodisce e che è per lui una garanzia di esistenza e un motivo di forza. Il richiamo all'universo segreto permette a Pin di sentirsi al sicuro, qualunque cosa accada, egli non sarà sopraffatto, dal momento che potrà ritrovare il suo universo particolare, noto solo a lui.
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