mercoledì 22 gennaio 2025

Mai un'agenda sfidante


Alessandro De Angelis
Gli sfasati. Il centrosinistra stranito, Schlein inabissata e la sindrome di Giuseppi
La Stampa, 22 gennaio 2025

... E così il Re è nudo: mai un'agenda sfidante che si misuri col senso comune. Non per demonizzarlo con lo sdegno moralisteggiante proprio di una minoranza in un Paese ostile, ma per declinarlo politicamente secondo i propri principi conquistando gli altri alle proprie ragioni. La questione è tutta qui: il "senso comune". Ci dedicò una riflessione il vecchio Antonio Gramsci nei Quaderni, laddove indicava la necessità di comprenderlo, criticarlo e superarlo come processo per costruire un'egemonia alternativa. The revolution of common sense, è la formula usata proprio da Trump, nel suo discorso di insediamento, incentrato sulla necessità di dargli portata egemonica. La sua: uomini forti, economie chiuse, sfiducia verso le istituzioni sovranazionali, separazione del capitalismo dalla democrazia. Non è una cosa da influencer, è un'ideologia.

Guardate l'agenda della sinistra italiana, ciò che manca è più rumoroso di quel che c'è: di Musk, si parla in termini di pericolo, ma neanche un convegno con giovani ingegni sulla tecnologia digitale; la sicurezza è pressoché rifiutata come se il tema in sé fosse di destra, e non le soluzioni proposte; di terrorismo (su cui ha una egregia tradizione di lotta) neanche a parlarne. Di capitalismo, dopo la sconfitta delle magnifiche sorti e progressive della Terza via, di gran moda in Italia, neppure. Si sarebbe chiamato, una volta, minoritarismo. C'è un problema con tutto ciò che si colloca nella storia, qui e ora e non nelle dodici ore di una polemica social.

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