mercoledì 8 gennaio 2025

Vezzuni. Storia di una ricerca

 


Mi metto a scrivere, su richiesta, una rassegna di vicende familiari passate. Mi viene in mente che Franco Antonicelli ha pubblicato a suo tempo un articolo sull'anno da lui trascorso ad Agropoli, dalle mie parti. Ad Agropoli ho frequentato la scuola media e il liceo. Casa mia si trovava a una decina di chilometri, all'interno. Antonicelli a un certo punto parla delle ottave cilentane. Cita alcuni versi, niente di più. Mi dico che dovrei avere in casa una raccolta di canti tradizionali. Penso di pubblicarne qualche pezzo, per dare un'idea. Un canto tra gli altri mi attira. Racconta di una donna che non vuole sposarsi con un abitante di Cicerale. Il paese era noto per la sua arretratezza anche in passato, a quanto pare. Cicerale si chiama così per la produzione di ceci (cicere in dialetto, Cicerenella teneva nu gallo, qualcuno conosce forse questa canzone napoletana). I ceci sono dei legumi, ovvio. E' importante per ciò che segue. Nella canzone alla giovane vengono predette varie sventure destinate a verificarsi se si mette con uno di Cicerale. Avrà gli scarponi ai piedi. Andrà a guardare i porci. Terza disgrazia: "ti danno da mangiare pane e vezzuni". Qui si ferma l'orologio. "Vezzuni" è una parola che non conosco, mai sentita. Chiedo ai miei amici d'infanzia. Niente. Giuseppe mi fa sapere che secondo lui la parola è troppo arcaica. Cerco su Internet. Niente. Una luce si accende quando scopro che nei proverbi napoletani il mangiare povero era associato alle fave: essere trattato a ceci e fave secche significava avere un cibo di scarso valore. In Petrarca poi "beccare fave" equivaleva a essere ridotto in povertà. E la fava è un legume come i ceci. Altro segnale che emerge: pane e fave era un piatto tradizionale cilentano. Ultima mossa. Come si dice fava in latino? Veccia faba, nientemeno. Da veccia a vezza il passo è breve, le lettere c dolce e zeta sono contigue, si pronunciano tutte e due con la lingua a ridosso dei denti. "Uni" finale è un accrescitivo e non cambia nulla. Insomma "vezzuni" dovrebbe essere fave.

belfagor: Canti cilentani (machiave.blogspot.com)

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