Ѐ morto lo storico Giovanni Sabbatucci
Il Foglio, 2 dicembre 2024
E' morto a Roma, all'età di 80 anni, lo storico Giovanni Sabbatucci, docente universitario, tra i massimi esperti del fascismo. E' stato autore di numerosi manuali di storia per la scuola superiore e l'università, scritti in collaborazione con Vittorio Vidotto e Andrea Giardina, tutti pubblicati da Laterza.
Nato nel 1944, Sabbatucci si è laureato in Lettere all’Università di Roma nel 1968 con una tesi su Il problema dell’irredentismo e le origini del nazionalismo italiano (relatore Renzo De Felice, correlatore Rosario Romeo). Dal ’71 al ’74 ha svolto attività didattica e di ricerca nelle università di Salerno e Roma. Dal ‘74- 75 al ‘96-97 ha insegnato all’Università di Macerata, prima come professore incaricato, poi, dal 1980, come titolare di cattedra di prima fascia. Dal ‘97-98 ha insegnato Storia contemporanea alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma.
Dopo aver pubblicato la sua tesi di laurea (in “Storia contemporanea” 1970-71), ha studiato il movimento combattentistico nell’Italia del primo dopoguerra – a questo tema ha dedicato due libri (I combattenti nel primo dopoguerra, Laterza 1974 e La stampa del combattentismo, Cappelli 1979) – e, più in generale, la crisi dello Stato liberale dopo il primo conflitto mondiale (La crisi italiana del primo dopoguerra, Laterza 1976). Si è quindi occupato di storia del socialismo italiano, con particolare riferimento al periodo fra le due guerre. Ha curato la pubblicazione di una Storia del socialismo italiano in sei volumi (Il Poligono, 1980-81) e, nell’ambito di quest’opera, ha scritto un saggio su I socialisti nella crisi dello Stato liberale. Sempre in tema di socialismo, ha pubblicato nel 1991 il volume Il riformismo impossibile (Laterza).
Successivamente ha scritto diversi saggi apparsi su riviste (“Italia contemporanea” 1989, “Il Mulino” 1990) in tema di leggi elettorali e di storia del sistema politico italiano e ha curato il volume antologico Le riforme elettorali nella storia d’Italia (Unicopli 1995). A partire dal 1980 ha lavorato, assieme ad Andrea Giardina e a Vittorio Vidotto, alla stesura di un Manuale di storia per le scuole medie superiori, curandone in particolare la parte relativa all’età contemporanea. La prima edizione del Manuale è uscita per le edizioni Laterza nel 1987. Sono seguite nuove edizioni aggiornate e nuove versioni per i diversi ordini di scuole.
Bruno Gravagnuolo
Spiace molto. Giovanni Sabbatucci era una persona mite e per bene. Un grande studioso del primo novecento. Del fascismo e del nazionalismo. Nonché del trasformismo come forma tipica della politica italiana. Allievo di De Felice e Romeo era un revisionista onesto e non strumentale. Nel solco di Renzo De Felice. Socialista come collocazione ideale e autore con Vidotto e Giardina di un manuale scolastico molto aggiornato. Con me era molto disponibile nelle inchieste e nelle interviste. Stima reciproca. L'ultima garbata polemica una ventina di anni fa. A margine di un suo libro Laterza sul trasformismo. Eccepimmo che il suo auspicio di bipolarismo bipartitico con conservatori e sinistra moderata contro, avrebbe peggiorato il trasformismo. E con trasmigrazioni e partitoni di centro. Senza ideologia e valori. Del resto già il maggioritario aveva prodotto questi effetti. Moltiplicando i partiti. Insomma ci divideva la cosiddetta "vocazione maggioritaria" che poi fu la bandiera del Pd di Veltroni. Lo salutiamo commossi e con rispetto e rimpianto. Aveva 80 anni.
Giuliano Ferrara Il Foglio, 3 dicembre 2024
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