lunedì 5 maggio 2025

Coprite quel seno

 


Una famosa battuta

… non solo l’autore ci induce fin dall’inizio a sposare le ragioni della simpatica famiglia di Orgone, oppressa dalla tirannica bigotteria del padrone di casa ben sobillato da Tartufo (1,1) ma gli concede una memorabile entrata in scena (3, II) che non ha forse eguali nella drammaturgia classica francese: è del tutto eccezionale che un protagonista entri in scena solo al terzo atto, quando, per di più, nei due atti precedenti si è parlato quasi esclusivamente di lui. In questa scena giustamente celebre, Molière riesce a non deludere le attese e a mostra, contemporaneamente, Tartufo e la sua maschera: l’uomo sensuale subito attirato dalla generosa scollatura della domestica. «Coprite quel seno che non saprei vedere» (v. 861) e il sedicente asceta che raccomanda al valletto: «Riponete il cilicio con la mia disciplina» (v. 853).
Letteratura europea Utet


Dorina poi se la cava molto bene. Visto il gioco, si difende con ironia e disprezzo:

MolièreTartufo, Atto III, scena seconda

TARTUFO (estraendo di tasca un fazzoletto) Oh, santo Dio! vi prego,
Prima di aprire bocca prendete il fazzoletto.
DORINA Come?
TARTUFO Coprite quel seno, che non potrei* vedere:
L’anima è conturbata da simili visioni,
E mi posson venire dei pensieri indecenti.
DORINA Oh, quanto siete debole verso le tentazioni!
Quale effetto la carne desta sui vostri sensi!
Non so quale bollore vi sia venuto addosso
Io non son così pronta a lasciarmi sedurre,
E voi potreste essere nudo da cima a fondo
Senza che il vostro corpo mi tenterebbe un poco.
TARTUFO Mettete più modestia nei discorsi che fate,
Altrimenti vi pianto qui da sola all’istante.
DORINA No, no, son io che adesso voglio lasciarvi in pace;
Mi rimane soltanto da dirvi una parola.
La signora vorrebbe scendere in questa sala,
E per questo vi chiede la grazia di un colloquio.
TARTUFO Sì, con molto piacere.
DORINA (fra di sé) Come si raddolcisce!
Son più che mai convinta di quel che ho detto prima.

(*) non avrei il diritto di

Molière bambino (Mnouchkine)
TARTUFFE. Il tire un mouchoir de sa poche.
Ah! mon Dieu, je vous prie,
Avant que de parler prenez-moi ce mouchoir.
DORINE Comment?
TARTUFFE Couvrez ce sein que je ne saurais voir:
Par de pareils objets les âmes sont blessées,
Et cela fait venir de coupables pensées.
DORINE Vous êtes donc bien tendre à la tentation,
Et la chair sur vos sens fait grande impression!
Certes je ne sais pas quelle chaleur vous monte:
Mais à convoiter, moi, je ne suis pas si prompte,
Et je vous verrais nu du haut jusques en bas,
Que toute votre peau ne me tenterait pas.
TARTUFFE Mettez dans vos discours un peu de modestie,
Ou je vais sur-le-champ vous quitter la partie.
DORINE Non, non, c’est moi qui vais vous laisser en repos,
Et je n’ai seulement qu’à vous dire deux mots.
Madame va venir dans cette salle basse,
Et d’un mot d’entretien vous demande la grâce.
TARTUFFE Hélas! très volontiers.
DORINE, en soi-même.
Comme il se radoucit!
Ma foi, je suis toujours pour ce que j’en ai dit.





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