venerdì 18 luglio 2025

Sartre sul paese dei Soviet


Simone de BeauvoirLa forza delle cose, traduzione di Bianca Garufi, Einaudi, Torino 1966 [1963]

Sartre tornò. A parte le brutture architettoniche, tutto quel che aveva visto gli era piaciuto. Soprattutto, si era molto interessato ai nuovi rapporti esistenti nell'Urss fra gli uomini, e anche fra uomini e cose: fra un autore e i suoi lettori, fra gli operai e l'officina. Lavoro, divertimento, lettura, viaggi, amicizia: tutto aveva laggiù un significato diverso. Gli sembrava che la società sovietica avesse in gran parte vinto la solitudine che corrode la nostra società; gli inconvenienti che nell'Urss presentava la vita collettiva, gli sembravano meno deplorevoli dell'indifferenza individualista. 

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