Bibliothèque nationale de France
La mostra "I mondi di Colette"
La mostra "I mondi di Colette"
C'era una reciproca ammirazione tra Colette e Proust. Tuttavia, questi due scrittori della stessa generazione non avevano nulla su cui concordare all'inizio: né nel loro ambiente, né nel loro temperamento.
La loro relazione non era iniziata sotto i migliori auspici. Dopo averlo incontrato al suo arrivo a Parigi nel 1895 da Madame de Caillavet [musa di Anatole France], Colette non esitò a fare una terribile caricatura di Proust nel manoscritto di "Claudine sposata". Lo si ritrova lì, sicuramente non con nome e cognome, sotto i tratti di un personaggio colto e educato, ritratto come un "piccolo dispensatore di complimenti".
La letteratura li riunisce, però, quasi vent'anni dopo. Leggere l'opera di Proust trasforma per Colette tutti i giudizi sulla sua persona - gli stessi che hanno trattenuto Andre Gide in prima istanza dal pubblicare "Dalla parte di Swann" presso Gallimard dato il ricordo di Proust incontrato nei saloni parigini: un errore di giudizio che farà rimpianto.
È attraverso un suo infelice spasimante, Louis de Robert, che Colette riscopre Proust. Avendo egli letto "Dalla parte di Swann"in bozze, racconta a Colette la sua eccitazione e le dà in lettura la prima parte della Ricerca: "Combray". Colette cade immediatamente sotto il fascino della scrittura e dello stile di questo autore a cui si sentirà vicina per il resto della sua vita, nonostante tutto ciò che li ha separati e quello che li separa.
Proust le attesterà anche il suo entusiasmo, in primo luogo per "Mitsou" (1919) di Colette e per questa letteratura dove si trova una parte di intima pittoricità unita allo spessore del tempo. Dopo aver letto la lettera che conclude "Mitsou", le scrive: "Ho pianto stasera, per la prima volta dopo tanto tempo... »
I manoscritti di Colette sono stati integrati attraverso donazioni e acquisizioni successive (per lo più nel 1979) nelle Collezioni nazionali , dove dal 1962 è pure conservato un importante fondo Proust.
I sentieri di Colette e Proust continuano ad incrociarsi oggi alla BnF: "I mondi di Colette" è in mostra fino al 18 gennaio.

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