domenica 16 febbraio 2025

Il rispetto per i valori della Resistenza




Andrea Gatta
Anche Fdi celebra la Resistenza: "Apriamo i municipi per il 25 aprile"
la Repubblica Torino, 16 febbraio 2025 

C’è la firma del governatore Alberto Cirio e c’è anche quella del presidente del Consiglio regionale, il meloniano Davide Nicco, nella lettera che la Regione ha mandato a tutti i 1.180 sindaci piemontesi in vista del 25 aprile. Una ventina di righe per invitare gli amministratori a celebrare l’80° anniversario della «Liberazione dal nazifascismo», aprendo in modo simbolico, la domenica successiva, «le porte dei palazzi comunali ai cittadini, per una visita durante la quale far conoscere la storia di quegli edifici» e omaggiando con una breve cerimonia tutti i sindaci dal Dopoguerra ad oggi. «La lotta resistenziale da sempre riveste una particolare importanza per la nostra comunità piemontese - si legge nel testo -. In quei venti mesi, dall’8 settembre del 1943 al maggio del 1945, non c’è valle, collina, borgata o frazione in cui non siano state scritte pagine di sofferenza e coraggio».
L’iniziativa nasce su proposta del vicepresidente di Palazzo Lascaris, il dem Domenico Ravetti, che presiede il Comitato resistenza e costituzione e co-firma la lettera. Ma a spiccare è la presenza di Nicco, esponente di un partito, Fratelli d’Italia, che in tema di fascismo non brilla certo per chiarezza e prese di distanza. Dietro la scelta c’è una storia. «Sono fiero di aver inviato questa lettera - racconta a Repubblica -. Ho avuto un nonno partigiano e me ne vanto. Non solo, ha salvato una famiglia ebrea, faceva Artom di cognome, nascondendola prima a Villastellone e poi a Torino fino alla Liberazione». Il nonno si chiamava Pompeo Poggioli «e in suo onore sono stati piantati dieci alberi nel Giardino dei giusti a Iodfat in Israele». Eppure, dice, «non aveva mai raccontato niente a nessuno: lo abbiamo scoperto per caso al momento della sua morte».

https://machiave.blogspot.com/2024/04/lantifascismo-della-destra-in-piemonte.html


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