domenica 9 febbraio 2025

Il mondo tripolare




Massimo Gaggi, Paul Kennedy: ecco i tre poli del nuovo mondo (e l'Europa non c'è)
corriere della Sera La Lettura, 31 dicembre 2023

 «Il libro [Ascesa e declino delle grandi potenze] uscì 36 anni fa, nel gennaio del 1988, in un momento particolarmente fortunato. Iniziava un biennio di grandi trasformazioni storiche: gli equilibri planetari si stavano spostando e i lettori avevano bisogno di spiegazioni. Ascesa e declino ne offriva una basata su una valutazione di fondo: rilevanza geopolitica e forza militare sono sempre il prodotto di una potenza economica che è in continua evoluzione. Nessuna nazione può aspettarsi di restare leader per sempre e comunque la sua potenza non si misura in termini assoluti, ma in relazione all’evoluzione degli altri grandi attori internazionali. Quindi i rapporti di forza cambiano continuamente in relazione alla crescita non solo delle economie, ma delle varie società, dei livelli d’istruzione, dei progressi tecnologici e della capacità di migliorare la propria organizzazione. Tutto questo rimane valido oggi, anche se i parametri da utilizzare vanno aggiornati dando, ad esempio, maggior peso a quelli relativi ai mutamenti climatici».

Quello fu effettivamente un momento straordinario: fine dell’era Reagan con gli Stati Uniti forti e orgogliosi, ma nei quali si cominciava a parlare di declino, stretti com’erano tra un’Unione Sovietica minacciosa — anche se in realtà, scopriremo poi, vicina al collasso — e un Giappone in piena espansione che comprava pezzi d’America.


«Gliel’ho detto, la ruota della fortuna editoriale girò a mio favore. Se il libro fosse uscito tre anni dopo, nel 1991, dopo la caduta del Muro di Berlino e con l’Urss ormai dissolta, mentre il Giappone, esaurito il suo miracolo economico, entrava in stagnazione, non avrebbe avuto lo stesso successo. Invece fu incredibile: tradotto in tutto il mondo, due milioni di copie vendute, primo nelle classifiche d’America. Salvo quella del «New York Times» dove rimase secondo. Battuto da un libro intitolato The Art of the Deal di un certo Donald Trump».

Colpisce la previsione di un’India che affianca Usa e Cina come grande potenza planetaria. Ha ormai una popolazione superiore a quella della Cina e più giovane, è vero, ma è anche un Paese con enormi sacche di povertà e livelli d’inquinamento tremendi.


«Giusto. Bisogna tenere conto anche dei fattori ambientali. E il global warming favorisce di certo l’Europa dei Paesi dal clima temperato rispetto a India e Cina con i loro vasti territori dalle condizioni climatiche estreme. L’India (dove si vota nella prossima primavera, ndr) sta però crescendo molto, dai servizi all’industria, mentre Modi ha grandi ambizioni, anche di rafforzamento militare, simboleggiato dalle sei portaerei in programma. Il progresso più spettacolare tuttavia riguarda il digitale e ha gambe solide: nei prossimi anni verranno aperte in India dieci nuove università tecnologiche grandi come il Massachusetts Institute of Technology. E poi, con la crescita, cambiano i rapporti dimensionali. Fino a qualche decennio fa il mio Paese, la Gran Bretagna, era una grande potenza. Oggi, con il 2,3 per cento del Pil mondiale, non lo è più. E tra qualche decennio, un’India per la quale è previsto un reddito nazionale che supererà di dieci volte quello britannico, investendo lo stesso due per cento del Pil nella difesa, avrà un apparato militare enormemente superiore».

Lei sembra dare per scontato un ritiro degli Usa dal mondo. Gli europei lo temono in caso di vittoria di Trump alle presidenziali di novembre 2024. Ma per ora Biden rafforza la Nato, pur con l’ostacolo di un Congresso diviso e radicalizzato.


«Vedremo che succederà con Trump, ma le cose cambiano, gradualmente, da tempo. A metà del secolo scorso la posizione di Washington era che non c’è nessuna parte del mondo nella quale gli Usa non abbiano interessi da difendere. Ma due anni e mezzo fa, ritirandosi dall’Afghanistan, Biden dichiarò la fine dell’era dei grandi interventi militari in altri Paesi. Parole significative».


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