martedì 12 novembre 2024

La testa nella luna

 



Mesale. Il
mesale era la tovaglia. Indicava un panno di tessuto grossolano da stendere sul tavolo da pranzo. La tovaglia di Fiandra era un’altra cosa che non si prestava all’uso quotidiano. Il tovagliolo invece era a sarvietta, in napoletano ‘o sarvietto. Parole di origine francese (serviette).
Mommola. In greco
bombùlion. Mòmmola è un orciolo di terracotta con il collo stretto e due anse ai lati. Serviva per tenere l’acqua in fresco. Accompagnava il contadino nelle lunghe giornate che passava sul posto di lavoro. Veniva attaccata con una cordicella al dorso dell’asino. Era chiusa da un tappo di sughero. Lo stesso tipo di oggetto si chiamava mmile in dialetto salentino, con una parola derivata invece dal latino. Intra lu mmile l’acqua se mmantene frisca. Nell’orciolo l’acqua si conserva frisca. Un po’ più fresca, in realtà. Ancora più fresca era l’acqua dei pozzi che su trovavano in prossimità delle case e non erana facilmente raggiungibili.
Nzallanuto. Napoletano e cilentano. In italiano alla lettera sarebbe “stralunato”, ma con una accezione un po’ diversa. La parola italiana ha infatti come sinonimi
stravolto, sconvolto, inebetito. Invece 'Nzallanuto corrisponde piuttosto a intronato, rintronato. In italiano di qualcuno si può dire che è un intronato. Ecco, 
‘nzallanuto si colloca in questo ordine di idee.  Non si limita a segnalare una disposizione alquanto passeggera dell’animo,  si riferisce a un cambiamento più o meno durevole di natura. La persona così definita si mostra sbadata, risulta disattenta, parla a sproposito. L’amico che si sente chiamato in questo modo su un tono scherzoso non solo non capisce, non è più in grado di capire. Un po’ come Orlando che nel poema dell’Ariosto ha smarrito il senno sulla luna; da un punto di vista etimologico proprio di quello si tratta: la parola greca alla radice è selene e ‘nzallanuto fa pensare a qualcuno che ha la testa nella luna, o ha perso la testa, più semplicemente. Può essere innamorato, può avere subito un trauma, può per qualche altra ragione aver perso il senso della realtà. Si può solo sperare che un giorno rinsavisca.



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