sabato 19 ottobre 2024

Giorgio Rochat (1936-2024)




Apprendiamo con dolore la scomparsa di Giorgio Rochat. Giorgio Rochat è stato presidente del Parri dal 1996 al 2000, in un periodo di transizione per l’Istituto dopo la lunga presidenza di Guido Quazza. L’apporto di Rochat è stato fondamentale nella trasformazione della rete in un network che coniugava la difesa dei valori antifascisti a attività di ricerca improntata a severi criteri di metodo storico. Egli si è inoltre speso con generosità per affrontare e superare le difficoltà economiche che l’Istituto Parri, a quei tempi denominato Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, si trovava ad affrontare. Credo che tutti coloro che oggi continuano a impegnarsi nella rete degli istituti storici, una realtà unica in Europa, siano debitori dei criteri di rigore scientifico che Rochat ha promosso nel corso della sua presidenza.
Ma qui vogliamo anche ricordare la figura dell’illustre studioso, le cui ricerche di storia militare hanno aperto quella disciplina a nuove dimensioni di storia sociale, e sono ancora oggi un punto di riferimento ineludibili in Italia e all’estero.
A nome della dirigenza dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, e mio personale, porgo sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi amici più cari che gli sono stati vicini anche negli ultimi anni della sua vita, nei quali si era ritirato a vita privata nella sua Torre Pellice.
Paolo Pezzino

Giorgio Rochat, Biografia

Nato a Pavia nel 1936. Ivi laureato in lettere nel 1959. Servizio di leva come ufficiale degli alpini. Libera docenza in Storia contemporanea nel 1969. Professore incaricato di Storia dei partiti presso l’Università di Milano, Facoltà di Scienze politiche, dal 1969 al 1976. Professore straordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Ferrara, Facoltà di Magistero, dal 1976 al 1980. Professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Torino, Facoltà di Scienze politiche, dal 1980 al 1996, poi di Storia delle istituzioni militari. Incaricato dal 1993 del corso di storia militare (sotto varie denominazioni) presso la Scuola di applicazione di Torino, oggi Corso di laurea interfacoltà in Scienze strategiche. Fuori ruolo dal 1° novembre 2002.

Campo di studi: storia militare, coloniale e politica dell’Italia dall’Unità alla II guerra mondiale.

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Straordinario conoscitore e studioso della storia militare italiana. Biografo di Italo Balbo e di Pietro Badoglio. Uno storico capace di guardare alla storia militare con un atteggiamento laico senza condiscendenza per il culto agiografico delle istituzioni e degli individui. Attento ai risvolti sociali e politici delle vicende militari. Dotato di chiarezza nella scrittura dei suoi testi e capace di parlare senza peli sulla lingua da vero protestante. C'era in lui un'amarezza meritevole di perdono perché visibilmente dettata da qualche ferita profonda e mai cicatrizzata del tutto. Il quadro era però dominato dalla sua potenza intellettuale, tanto solida quanto specifica e, a tratti, soffocante. Era pur sempre un gradino sopra i suoi confratelli cattolici. (Giovanni Carpinelli)

https://www.corriere.it/cultura/24_ottobre_19/morto-giorgio-rochat-studioso-storia-militare-racconto-grande-guerra-1dba0de6-8e4b-11ef-bffe-7588fda4a45e.shtml



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