Jean-Honoré Fragonard, La ragazza che legge, 1776, National Gallery of Art, Washington, D.C. |
La pennellata di Fragonard è il soggetto di questo dipinto tanto quanto la giovane donna. Una raffica di tratti rapidi cattura il suo viso arrossato. Pennellate audaci e fluide di colore non miscelato definiscono il suo vestito, i nastri e il cuscino. Fragonard ha creato il pizzo della sua gorgiera (la balza intorno al collo) e il corpetto del suo vestito trascinando il manico del pennello nella pittura mentre era ancora bagnata. Ragazza che legge fa parte della serie "fantasy portrait", in cui gli amici e i mecenati di Fragonard sono vestiti con costumi elaborati. Si suppone che abbia dipinto ogni ritratto in un'ora. Come gli altri della serie, la ragazza in questo dipinto originariamente era rivolta verso l'osservatore, ma in seguito Fragonard la ridipinse assorta nella lettura.
Intorno al 1769, Jean-Honoré Fragonard dipinse un gruppo di opere note oggi come le sue figure di fantasia: tele vibranti che mostrano singoli modelli vestiti con abiti eleganti e resi con pennellate notevolmente sciolte e colori vivaci. Tra le opere più amate della sua opera, questi quadri sono anche i più misteriosi e hanno quindi suscitato il maggior numero di dibattiti, prodotti per ragioni sconosciute, forse rappresentanti individui reali, forse no.
La Giovane ragazza che legge della Galleria, una rappresentazione di una modella pudica in un abito giallo limone seduta sul davanzale di una finestra, con un libro in una mano alzata, è sempre stata vagamente associata alle figure fantasy in termini formali. Da un lato, prove convincenti supportavano una connessione tra i due. Le dimensioni del dipinto della Galleria (circa 81 × 65 cm) sono identiche, o quasi, a quelle delle figure fantasy. La sua tavolozza, dominata da giallo intenso, malva e rosa, richiama la loro colorazione; la sua pennellata energica e gestuale riappare in tutte le tele; il suo costume, con il suo elaborato colletto, evoca l'elegante abito da ballo delle altre modelle. Eppure, dall'altro lato, la Giovane ragazza che legge si rifugia risolutamente nel suo libro, apparendo distante e assorta, mentre le altre figure fantasy sono frontalmente rivolte verso l'osservatore.
Nel 2012, i ricercatori hanno scoperto un disegno di Fragonard precedentemente sconosciuto che includeva schizzi di 18 dipinti, molti dei quali riconoscibili come noti personaggi fantasy. Il disegno includeva anche uno schizzo corrispondente a Ragazza che legge, stabilendo così in modo conclusivo una relazione tra questo dipinto e i personaggi fantasy. Ciò è diventato l'impulso per una nuova valutazione accademica del dipinto della Galleria: un progetto a lungo termine che è culminato con una mostra, Fragonard, The Fantasy Figures (ottobre-dicembre 2017).
https://www.nga.gov/collection/art-object-page.46303.html
Auguste Renoir, La lettrice, 1876, Museée d’Orsay, Parigi |
Renoir è uno dei tanti artisti che hanno raffigurato soggetti immersi nella nobile arte della lettura. Nei suoi quadri, a leggere sono sia uomini sia donne, ma anche molti bambini e adolescenti, tutti accomunati dalla stessa “devota” concentrazione. Una di queste attente figure è “La liseuse”, dipinta tra il 1875 e il 1876, in pieno periodo impressionista.
Il pittore Pierre-Auguste Renoir (Limoges, 25 febbraio 1841 – Cagnes-sur-Mer, 3 dicembre 1919) è ritenuto uno tra i massimi esponenti dell’impressionismo e uno degli interpreti più spontanei di questo particolare movimento.
L’artista francese ha lasciato una messe davvero nutrita di opere: ben cinquemila tele e un numero altrettanto elevato tra disegni e acquerelli. Si è anche distinto per la sua poliedricità, attraversando nella sua carriera artistica diversi periodi. In un suo scritto disse che “l’opera d’arte deve afferrarti, avvolgerti, trasportarti”. Secondo me, queste parole, calzano perfettamente anche per l’arte della lettura. In uno dei tanti soggetti che Renoir ha raffigurato intento a leggere, possiamo ravvisare quel rapimento che l’artista ritiene si debba provare davanti a un’opera d’arte. Sto parlando del dipinto “La liseuse” (La lettrice) realizzato tra il 1875 e il 1876.
Nel dipinto, come afferma il titolo stesso, è raffigurata una donna immersa nella lettura di un libro. A fare da modella a Renoir fu Marguerite Legrand, detta Margot, una giovane graziosa di Montmartre che morì di febbre tifoidea nel febbraio del 1879.
L’artista, che rimase molto colpito dalla sua morte, di lei disse che “aveva una pelle che rifletteva la luce”, e in questo ritratto, in effetti, il pittore è riuscito a mettere in risalto l’incarnato della sua amica, grazie alla nuova tecnica pittorica impressionista.
Realizzata in studio, l’opera è caratterizzata da una freschezza e da una spontaneità del tratto tipica dei dipinti eseguiti di getto, en plein air.
Nel quadro sono presenti pochissimi dettagli e un solo oggetto: un libro; perché Renoir intendeva concentrare l’attenzione dello spettatore sull’intensità della lettura.
Lo sfondo è accennato, in quanto deve solo trasmettere l’idea della profondità, senza definire un ambiente preciso, mentre i colori, chiari e luminosi, sembrano ravvicinare il viso della giovane all’osservatore.
Inoltre, per accrescere la luminosità cromatica della tela, Renoir accosta larghe e disordinate pennellate di colore, seguendo la tecnica impressionista.
L’artista ha anche fissato sulla tela dei punti di colore, quali: le labbra di un rosso brillante, lo jabot rosa che la ragazza indossa come ornamento sopra una blusa scura.
Gli occhi della lettrice sono rivolti verso il basso: due semplici ed essenziali linee nere.
L’espressione del viso è serena e trasmette a chi guarda la concentrazione della “Liseuse”, nonché il piacere della lettura che la ragazza, con il libro aperto davanti a sé, sta provando.
Renoir insiste sui colori, non traccia un contorno; utilizza il chiaroscuro per ravvivare il volto della ragazza, mentre le tonalità sono alterate da effetti di luce. Per l’incarnato, l’artista ha aggiunto dei violenti tocchi di giallo, sicuramente ispirati dall’ambientazione – probabilmente l’interno del Caffè Guerbois o del Café de la Nouvelle Athènes, luoghi tra i più frequentati dagli impressionisti – cioè dalle tonalità dorate della luce artificiale a gas.
In questo dipinto, la luce gioca con il soggetto e i suoi riflessi creano dei richiami in vari punti della tela. Il pittore voleva dare la sensazione di un sole accecante che accende a tratti i capelli rossi della ragazza, illumina le pagine del libro aperto e poi si riflette dalla carta bianca sul viso della giovane.
Renoir ha applicato pennellate rapide, studiando con cura l’abbinamento di toni caldi e freddi, ad esempio: il rossore sfumato del volto di Margot si bilancia perfettamente con la zona blu-verde sul lato destro del dipinto.
Inoltre, le zone caratterizzate da colori freddi contrastano con i colori caldi riservati in particolare al volto e ai capelli del soggetto, e persino con i contorni della cornice della finestra che si profilano dietro la testa della ragazza. Un tocco di luce compare leggero su una spalla e dona un accenno di volume alla figura.
In questo dipinto il disegno non detiene un ruolo speciale perché il soggetto è modellato dal colore.
I contorni sono labili e incerti. Successivamente, le opere di Renoir cambieranno registro riguardo all’importanza del disegno. Ma in questa fase, esso ha un ruolo subordinato, al contrario della tendenza della pittura accademica di quegli anni in cui occupava un posto preminente.
Gustave Caillebotte (1848 – 1894; pittore francese) acquistò “La liseuse” nel 1876; nel 1893, il dipinto entrò nelle collezioni statali francesi e successivamente, fu esposto al museo parigino del Luxembourg e al Louvre. Ora, si trova al museo d’Orsay.
https://www.librarsi.net/la-liseuse-lettrice-di-renoir/
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