David Hockney, I miei occhi sul mondo, Johan & Levi, Milano 2024
In un certo senso, un pittore deve analizzare il proprio lavoro a posteriori. Sono certo che i cubisti non l'avessero pianificato, che non si fossero messi lì a tavolino a dire: "Be', bisogna rompere la prospettiva, questo è il problema". Si procede a tentoni, si va a tentoni lentamente e in modi diversi.
Sono convinto che la longevità sia l'effetto secondario di una vita armoniosa. Se arrivi a una certa età, vuol dire che hai trovato il tuo ritmo.
Ci sono momenti della vita, quando sei in viaggio o ti trovi in un certo posto, in cui di una giornata ti ricordi quasi tutto.
Vediamo con la memoria. Non c'è mai una visione oggettiva, mai.
Bisogna vivere nel qui e ora. Ѐ il presente a essere eterno.
La risata è l'unico momento in cui il nostro meccanismo di attacco o fuga è spento. Fa bene.
La vanità degli artisti è questa, volere che le proprie opere siano viste. Ѐ questo che desideri, più di ogni altra cosa.
L'arte non progredisce. Alcuni dei primi dipinti sono ancora oggi i migliori.
L'arte ci aiuta a vedere da almeno trentamila anni.
La prima persona che disegnò un animale venne osservata da un'altra, e quando a quest'altra capitò di rivedere la stessa creatura, la vide un po' più chiaramente.
Luigi Meneghello, Il dispatrio, Milano, Rizzoli 1993
Sulla sponda del Tamigi, seduti [Meneghello e Montale] su una panchina appena più su del ponte di Caversham, [lui] additava le piante sull'altra sponda, il lieve tumulto della luce e dei colori, e diceva che noi vediamo la natura così perché gli impressionisti l'hanno dipinta così. Giusto e ben detto... pareva il tema di un elzeviro.
Molta della roba inglese che mi ha fatto più impressione era aforistica. Era un modo locale di dribblare il sussiego.
https://machiave.blogspot.com/2021/11/la-montagna-sainte-victoire.html
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