venerdì 13 giugno 2025

Lawrence d'Arabia

Thomas Edward Lawrence (Tremadog, Galles, 16 agosto 1888 – Dorset, Inghilterra, 19 maggio 1935), conosciuto come Lawrence d’Arabia, fu un ufficiale britannico, scrittore, archeologo e agente segreto, celebre per il ruolo svolto durante la rivolta araba contro l’Impero Ottomano durante la Prima guerra mondiale. Secondo Franco Cardini, "non era una bellezza, nemmeno da ragazzo. Nel mondo celtico non è raro imbattersi in tipi di bassa statura, scuri di capelli e anche di carnagione. L'aspetto di Thomas Edward [che era alto un metro e 65] virava verso queste caratteristiche, con una grossa testa e un collo taurino". Lawrence era il cognome della madre, Sarah Junner Lawrence.

Tutto ebbe per lui inizio con l'approdo tra il 1905  e il 1906 al Jesus College di Oxford. Presto incominciò a viaggiare, nel 1906 girò in bicicletta attraverso la Francia per visitare castelli e cattedrali medievali, come parte dei suoi interessi giovanili nell’architettura e nella storia militare. Questo fu uno dei primi di diversi viaggi di questo tipo che fece in Europa. Successivamente, tra il 1907 e il 1908, intraprese un lungo viaggio a piedi e in bicicletta attraverso la Francia, il Belgio e la Germania, raccogliendo materiale e facendo osservazioni che gli sarebbero state utili per i suoi studi a Oxford.  Molto presto incontrò al Jesus College  David George Hogarth, archeologo, orientalista e soprattutto agente dell’intelligence britannica. A partire dal 1909 andò in giro per il mondo arabo, allora sotto il dominio dell’Impero ottomano: visitò Siria, Libano, Palestina, Arabia ed Egitto. 

Dal 1914 al 1916 operò al Cairo agli ordini del Ministero della Guerra.  Il suo ruolo acquistò una enorme importanza quando, entrato in stretto contatto con il principe arabo Faysal come ufficiale di collegamento, nel 1916 prese a operare con l’incarico di fomentare la rivolta araba contro gli occupanti turchi, alleati con i Tedeschi. Una delle sue maggiori imprese fu il contributo che diede nel maggio 1917 alla conquista di Aqaba, una località di grande importanza strategica. Fu promosso maggiore.  Scoperto dai Turchi, nonostante fosse travestito da arabo, e arrestato, riuscì a evadere dalla prigione dove era stato prima torturato e forse violentato. Nel dicembre 1917 partecipò all’ingresso trionfale delle forze anglo-arabe a Gerusalemme.  Nel gennaio 1918 ebbe un ruolo di primo piano nel brillante attacco alla guarnigione turca di Tafileh, per questo fu promosso tenente colonnello e fu decorato con il Distinguished Service Order. Partecipò nell'ottobre 1918 alla conquista di Damasco; fu questa la sua ultima azione di rilievo in quella guerra.
Nello svolgere i suoi compiti aveva dimostrato quelle qualità di capo guerrigliero che subito gli valsero una reputazione leggendaria. Diventò allora Lawrence d'Arabia. Il personaggio che ormai portava quel nome si era trovato a recitare nella vicenda della rivolta araba una parte assai ambigua. Infatti, mentre era arrivato a riscuotere la fiducia dei combattenti locali, persuasi che gli Inglesi li avrebbero aiutati a conquistare l’indipendenza, li aveva in realtà manipolati sulla base delle direttive a lui impartite dai comandi britannici, che perseguivano invece ben altri scopi.

Nel novembre del 1918, Lawrence e Faysal entrano trionfalmente a Damasco. La guerra è vinta. Alla conferenza di Parigi nel 1919, Lawrence è il traduttore ufficiale di Faysal. Di lui il nuovo leader arabo si fida completamente.  Sono le potenze vincitrici, Francia e Gran Bretagna, a tradire le aspettative. Stabiliscono la spartizione dei territori Medio Orientali; una decisione che avrà gravi ripercussioni sulla stabilità dell’intera regione. Libano e Siria, staccati dalle nazioni arabe, vengono posti sotto mandato francese; Palestina, Transgiordania e Iraq sotto mandato britannico.

Dopo aver alimentato il nazionalismo arabo, le potenze europee lo soffocano con il colonialismo; una politica che farà cadere sul nascere la possibilità che il Medio Oriente possa avviare una transizione in senso democratico. Amareggiato dagli eventi, e sentendosi personalmente tradito, Lawrence si dimise dalla carica di consigliere politico degli Affari Arabi giungendo a rifiutare la carica di viceré delle Indie. Rifiuta anche la più alta onorificenza militare, la Victoria Cross, proprio mentre Giorgio V stava per consegnargliela. Si ritirò a vita privata, dedicandosi alla stesura del suo libro di memorie I sette pilastri della saggezza

Il mito di Lawrence nacque alla fine della guerra grazie a un giornalista americano: Lowell Thomas. Rimasto affascinato dalla figura del famoso tenente colonnello, dopo averlo incontrato a Gerusalemme negli anni della rivolta araba, diventò il suo primo biografo ufficiale, presentando, proprio durante la conferenza di Parigi del ’19, una conferenza-spettacolo dal titolo Travelogues. D'altra parte, come proprio in quegli anni stava accadendo in Italia a D'Annunzio, Lawrence contribuì egli stesso non poco alla costruzione del suo mito personale. Nel 1919 aveva già iniziato a stendere le sue memorie di guerra, che vennero pubblicate prima con una tiratura limitata, nel 1926, con il titolo I sette pilastri della saggezza, poi, nel 1927, in forma abbreviata col titolo La rivolta nel deserto.

Lawrence morì nel 1935 in seguito a incidente motociclistico, a soli 46 anni. La sua vita ha ispirato libri, biografie romanzate, studi storici e il celebre film “Lawrence of Arabia” (1962) di David Lean, con Peter O’Toole nel ruolo del protagonista. "Immaginarlo con i tratti di Peter O' Toole è stato usargli violenza" (Franco Cardini).  


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