venerdì 11 gennaio 2013

Maria Antonietta

Cercava un prete rimasto fedele alla Chiesa per poter ricevere da lui la sola benedizione che per lei contasse. Lo riconobbe a una finestra, e si inchinò impercettibilmente. Questo segno leggero poneva tra lei e la folla un abisso più profondo della morte.

Jean Jaurès

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 Per quanto si vada a sedere vicino a Robespierre, Jaurès non era un dottrinario, era molto sensibile al destino e alle particolarità individuali degli altri anche diversi da lui.

Giovanni Carpinelli 

...L'idea che il re avesse tradito il popolo francese non era un'idea come un'altra. Alcuni si ribellarono e continuarono a pensare che era stato ingannato e traviato. Una convinzione antica: quando le cose andavano male in antico regime non era mai colpa del re, che era sempre buono e sempre giusto. Ma era colpa dei ministri corrotti, dei cattivi consiglieri, che per sete di potere tramavano contro il re e contro il popolo. Altri ammisero che il re era colpevole, e che doveva pagare, ma sempre pensando che altri, più colpevoli di lui, venivano invece risparmiati. In particolare l'odio popolare si appuntava contro la regina.
Maria Antonietta era austriaca. Inoltre era giovane e bella. Inoltre amava la bella vita. Contro di lei si scatenò un odio xenofobo, antifemminista e moralista che costituisce una pagina sconcertante della rivoluzione francese. La vera colpevole era lei, la straniera, la lupa assetata di sangue e di piaceri, che aveva traviato il povero re, troppo buono e troppo ingenuo.

Paolo Viola, Fu una sfida tra due sovrani la nazione vinse e uccise il re, l'Unità, 21 gennaio 1993.

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