Tre
qualità sono soprattutto decisive
Si
può dire che tre qualità sono soprattutto decisive per 1’uomo
politico: passione, senso di responsabilità, lungimiranza. Passione
nel senso di Sachlichkeit:
dedizione appassionata a una “causa”, al dio o al demone che la
dirige. Non nel senso di quell’atteggiamento interiore che il mio
compianto amico Georg Simmel era solito chiamare “agitazione
sterile”, propria di un certo tipo di intellettuale soprattutto
russo (ma non certo di tutti) e che ora, in questo carnevale che si
adorna del nome maestoso di “rivoluzione”, ha un ruolo cosi
grande anche presso i nostri intellettuali: un “romanticismo di ciò
che è intellettualmente interessante”, costruito nel vuoto, privo
di qualsiasi senso oggettivo di responsabilità. E infatti la
semplice passione, per quanto autenticamente vissuta, non è ancora
sufficiente. Essa non crea l’uomo politico se, in quanto servizio
per una “causa”, non fa anche della responsabilità nei confronti
per 1’appunto di questa causa la stella polare decisiva dell’agire.
Da ciò deriva la necessità - e questa è la qualità psicologica
fondamentale dell’uomo politico - della lungimiranza, vale a dire
della capacità di far agire su di sé la realtà con calma e
raccoglimento interiore: dunque, la distanza tra le cose e gli
uomini. La “mancanza di distanza”, semplicemente in quanto tale,
costituisce uno dei peccati mortali di ogni uomo politico ed é una
di quelle qualità che, coltivate presso la nuova generazione dei
nostri intellettuali, li condannerà all’inettitudine politica. Il
problema é infatti proprio questo: come si possono far convivere
nella stessa anima un’ardente passione e una fredda lungimiranza?
La politica si fa con la testa, non con altre parti del corpo o
dell’anima. E tuttavia la dedizione a essa, se non deve essere un
frivolo gioco intellettuale ma un agire umanamente autentico, può
sorgere ed essere alimentata soltanto dalla passione. Ma quel saldo
controllo dell’anima che caratterizza l’uomo politico
appassionato e lo distingue dal mero dilettante politico che “si
agita in modo sterile” è possibile soltanto attraverso l’abitudine
alla distanza, in tutti i sensi della parola. La “forza” di una
“personalità” politica significa in primissimo luogo il possesso
di tali qualità.
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