martedì 16 giugno 2015

Max Weber, La politica come professione






Tre qualità sono soprattutto decisive

Si può dire che tre qualità sono soprattutto decisive per 1’uomo politico: passione, senso di responsabilità, lungimiranza. Passione nel senso di Sachlichkeit: dedizione appassionata a una “causa”, al dio o al demone che la dirige. Non nel senso di quell’atteggiamento interiore che il mio compianto amico Georg Simmel era solito chiamare “agitazione sterile”, propria di un certo tipo di intellettuale soprattutto russo (ma non certo di tutti) e che ora, in questo carnevale che si adorna del nome maestoso di “rivoluzione”, ha un ruolo cosi grande anche presso i nostri intellettuali: un “romanticismo di ciò che è intellettualmente interessante”, costruito nel vuoto, privo di qualsiasi senso oggettivo di responsabilità. E infatti la semplice passione, per quanto autenticamente vissuta, non è ancora sufficiente. Essa non crea l’uomo politico se, in quanto servizio per una “causa”, non fa anche della responsabilità nei confronti per 1’appunto di questa causa la stella polare decisiva dell’agire. Da ciò deriva la necessità - e questa è la qualità psicologica fondamentale dell’uomo politico - della lungimiranza, vale a dire della capacità di far agire su di sé la realtà con calma e raccoglimento interiore: dunque, la distanza tra le cose e gli uomini. La “mancanza di distanza”, semplicemente in quanto tale, costituisce uno dei peccati mortali di ogni uomo politico ed é una di quelle qualità che, coltivate presso la nuova generazione dei nostri intellettuali, li condannerà all’inettitudine politica. Il problema é infatti proprio questo: come si possono far convivere nella stessa anima un’ardente passione e una fredda lungimiranza? La politica si fa con la testa, non con altre parti del corpo o dell’anima. E tuttavia la dedizione a essa, se non deve essere un frivolo gioco intellettuale ma un agire umanamente autentico, può sorgere ed essere alimentata soltanto dalla passione. Ma quel saldo controllo dell’anima che caratterizza l’uomo politico appassionato e lo distingue dal mero dilettante politico che “si agita in modo sterile” è possibile soltanto attraverso l’abitudine alla distanza, in tutti i sensi della parola. La “forza” di una “personalità” politica significa in primissimo luogo il possesso di tali qualità. 


 

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