sabato 28 settembre 2024

Netanyahu, la rabbia e lo show



Davide Frattini, Netanyahu, la rabbia e lo show, Corriere della Sera, 28 settembre 2024

[Netanyahu nel suo discorso all'assemblea dell'Onu] cita una poesia del gallese Dylan Thomas, aggiunge «Israele» alle frasi dedicate al padre morente: «Israele non se ne andrà docile in quella buona notte». Questi versi stupiscono Nadav Eyal, editorialista del quotidiano Yedioth Ahronoth e di solito tra i critici più implacabili del primo ministro: «Tra tutte le possibilità ha optato per una composizione che parla di una battaglia persa in cui non c’è vittoria assoluta. Non si può sconfiggere la morte, ma bisogna perseverare nella lotta, se non altro per proteggere l’amore di fronte alla fine inevitabile. Meravigliosa. Resta una scelta sconcertante».

Dylan Thomas

Non andartene docile in quella buona notte

Non andartene docile in quella buona notte,
vecchiaia dovrebbe ardere e infierire quando cade il giorno;
infuria, infuria contro il morire della luce.

Benché i saggi infine conoscano che il buio è giusto,
poiché le parole loro non avevano spezzato il fulmine,
essi non se ne vanno docili in quella buona notte.

I buoni che in preda all’ultima onda
splendide proclamarono le loro fioche imprese,
avrebbero potuto danzare in una verde baia,
e infuriano, infuriano contro il morire della luce.

I selvaggi, che il sole a volo presero e cantarono,
tardi apprendono come lo afflissero nella sua via,
non se ne vanno docili in quella buona notte.

Gli austeri, vicini a morte, con cieca vista scorgono
che i ciechi occhi quali meteore potrebbero brillare ed esser gai;
e infuriano, infuriano contro l'agonia della luce.

E te, padre mio, là sulla triste altura io prego,
maledicimi, feriscimi con le tue fiere lacrime,
non andartene docile in quella buona notte.
Infuria, infuria contro l'agonia della luce.


Do not go gentle into that good night,
Old age should burn and rave at close of day;
Rage, rage against the dying of the light.

Though wise men at their end know dark is right,
Because their words had forked no lightning they
Do not go gentle into that good night.

Good men, the last wave by, crying how bright
Their frail deeds might have danced in a green bay,
Rage, rage against the dying of the light.

Wild men who caught and sang the sun in flight,
And learn, too late, they grieved it on its way,
Do not go gentle into that good night.

Grave men, near death, who see with blinding sight
Blind eyes could blaze like meteors and be gay,
Rage, rage against the dying of the light.

And you, my father, there on the sad height,
Curse, bless, me now with your fierce tears, I pray.
Do not go gentle into that good night.
Rage, rage against the dying of the light.

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