Emily Dickinson, L’estate è finita
Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L’acero indossa una sciarpa più gaia.
La campagna una gonna scarlatta,
Ed anch’io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello.
I lunghi singhiozzi
Dei violini
Dell’autunno
Feriscono il mio cuore
Di un languore
Monotono.
Tutto soffocante
E livido, quando
Suona l’ora,
Mi ricordo
Dei giorni vecchi
E piango
Ed io me ne vado
Per il vento malvagio
Che mi porta
Di qua, di là,
Simile alla
Foglia morta.
Sbarco in Normandia (6 giugno 1944) ... E poi, all'improvviso, l'annunciatore dice: "I lunghi singhiozzi dei violini d'autunno". Ripeto: "I lunghi singhiozzi dei violini d'autunno". Il primo verso della "Chanson d'automne" di Verlaine è il codice del messaggio trasmesso alla rete Ventriloquist che deve sabotare diversi impianti ferroviari e telefonici in Normandia e Bretagna.
Giuseppe Ungaretti, Soldati
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
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L'autunno nelle Quattro stagioni di Antonio Vivaldi
Il protagonista dei primi due tempi è Bacco: magistralmente l'autore riproduce in orchestra l'ebbrezza data dal vino (Allegro), mentre l'Adagio molto centrale, che reca il titolo Dormienti ubriachi, è una pagina magnifica per il tono trasognato e insieme intensamente lirico che riesce a determinare. Il finale (Allegro) invece è tutto fremente di segnali di caccia, di rapide volate del solista e della massa orchestrale. (Giacomo Manzoni)
https://www.youtube.com/watch?v=D3le4r6OqTM
https://www.youtube.com/watch?v=9HNxWGievg0
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