venerdì 20 settembre 2024

L'autunno in musica e in poesia



















L'autunno è la cenerentola delle stagioni. La primavera evoca la giovinezza, l'estate le vacanze al mare, l'inverno si apre con il Natale e si esalta nella fantasmagoria della neve. L'autunno sembra avere la tristezza delle giornate che si accorciano, degli alberi che perdono le foglie, delle abitudini che riprendono nella monotonia dell'esistenza quotidiana. Eppure, anche l'autunno ha i suoi colori, i suoi frutti, la sua attrattiva perfino. Richiede solo una devozione più attenta, con una indole capace di apprezzare le gioie domestiche, il piacere lento, la luce tenue. La primavera fa pensare a Botticelli, l'autunno si contenta di Mucha. Che fu pur sempre un illustratore di immenso talento.

Emily Dickinson, L’estate è finita

Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L’acero indossa una sciarpa più gaia.
La campagna una gonna scarlatta,
Ed anch’io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello.



Paul Verlaine, Canzone d'autunno

I lunghi singhiozzi
Dei violini
Dell’autunno
Feriscono il mio cuore
Di un languore
Monotono.

Tutto soffocante
E livido, quando
Suona l’ora,
Mi ricordo
Dei giorni vecchi
E piango

Ed io me ne vado
Per il vento malvagio
Che mi porta
Di qua, di là,
Simile alla
Foglia morta.

  Sbarco in Normandia (6 giugno 1944) ... E poi, all'improvviso, l'annunciatore dice: "I lunghi singhiozzi dei violini d'autunno". Ripeto: "I lunghi singhiozzi dei violini d'autunno". Il primo verso della "Chanson d'automne" di Verlaine è il codice del messaggio trasmesso alla rete  Ventriloquist che deve sabotare diversi impianti ferroviari e telefonici in Normandia e Bretagna.

Giuseppe Ungaretti, Soldati

Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

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L'autunno nelle Quattro stagioni di Antonio Vivaldi

Il protagonista dei primi due tempi è Bacco: magistralmente l'autore riproduce in orchestra l'ebbrezza data dal vino (Allegro), mentre l'Adagio molto centrale, che reca il titolo Dormienti ubriachi, è una pagina magnifica per il tono trasognato e insieme intensamente lirico che riesce a determinare. Il finale (Allegro) invece è tutto fremente di segnali di caccia, di rapide volate del solista e della massa orchestrale. (Giacomo Manzoni)

https://www.youtube.com/watch?v=D3le4r6OqTM
https://www.youtube.com/watch?v=9HNxWGievg0




















 















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