Charlie Brown e i fumetti.
Umberto Eco intervista Elio Vittorini e Oreste Del Buono
Linus, n. 1
Charlie Brown, Snoopy e compagni nascono nel 1950 ad opera dell’americano Charles Schulz con la serie intitolata “Peanuts” (tradotto dall’inglese significa “noccioline”) ed è attualmente pubblicata nel mondo intero. Si tratta della vita e dei problematici pensieri di un gruppo di ragazzini che frequentano la scuola elementare.
Nelle striscie e nei cartoni animati dei “Peanuts” non hanno fatto mai la loro comparsa gli adulti e anche i dialoghi fatti con la maestra, sono quasi dei monologhi dove dalla risposta del protagonista si intuisce quale sia stato il discorso dell’insegnante. Uno dei protagonisti principali è senz’altro Charlie Brown (chiamato da tutti sempre per nome e cognome), un ragazzino contraddistinto da una testa rotonda (cosa che tutti i suoi compagni gli fanno notare) e un ciuffo di capelli sulla fronte, normalmente indossa un maglioncino a zig-zag e un paio di pantaloncini corti.
Charlie Brown è un bambino molto sensibile e problematico al punto da essere vittima di un grande complesso di inferiorità nei confronti dei suoi simili. Si sente stupido, antipatico ed imbranato ed incarna un pò le paure di tutti gli adolescenti. La sua più grande passione è il baseball, dove fa sia il giocatore che l’allenatore di una scalcinata squadretta composta dai suoi amici, puntualmente sconfitta, questo fa aumentare ancora di più il suo sconforto. E’ anche un’amante della scrittura e degli aquiloni che però, non riesce mai a far volare.
Molti dei complessi e problemi di Charlie Brown nascono anche ad opera delle parole ciniche e irriverenti del suo esatto contrario: Lucy Van Pelt, una ragazzina il cui pragmatismo è pari alle problematiche di Charlie Brown. Lucy non perde occasione per far notare all’amico i suoi difetti sopratutto quando giocano a baseball. Lucy è spesso scorbutica, disfattista, insensata, egoista, arrogante e diffidente. Di buono ha l’innato senso degi affari e la sua simpatia che nasce proprio dai suoi difetti.
Ogni volta che il povero Charlie Brown fa qualche riflessione si problemi della vita della vita, l’ignoranza e la presunzione di Lucy snobbano puntualmente l’intelligenza e la sensibilità dell’amico. Ma guarda caso Lucy ha un fratellino di qualche anno più piccolo, che ha un carattere affine a quello di Charlie Brown, questi è Linus. E’ ragazzino che veste sempre con una maglietta a righe orizzontali e i calzoncini.
Spesso si coccola stringendosi al viso la sua inseparabile coperta e mettendosi il pollice in bocca. Quando i genitori decidono di lavargli la coperta, scoppia in una crisi di pianto e di panico. Come Charlie Brown, Linus è un bambino sensibile e costruttivo, ed è con lui che ragiona sul senso della vita e sulle cose. Spesso si rifugia in un campo di cocomeri ed esprime i suoi dubbi amletici ad un’entità invisibile chiamata “Grande Cocomero”.
In tutto questo ovviamente, Lucy non può che scoraggiarlo. Nelle strisce dei “Peanuts”, così come non compaiono gli adulti, non compaiono nemmeno gli animali fatta eccezione del bracchetto più famoso dei fumetti: Snoopy a dire il vero compare anche il suo amico Woodstock, un uccellino molto sveglio e sorprendente.
Snoopy è il cane di Charlie Brown e se ne sta spesso e volentieri sopra il tetto della sua cuccetta dove dorme, pensa, sogna, scrive romanzi con la macchina da scrivere e gioca ad impersonare un famoso pilota da caccia della prima guerra mondiale “Joe Falchetto”.
Immaginando di essere sopra un aereo, anzichè sopra la sua cuccetta, sogna di avere dei tremendi duelli aerei con il terribile Barone Rosso. battendo a dove. Non avendo la parola (solo i pensieri), riesce però a capire tutto quello che dicono i ragazzi e a farsi intendere da loro quando ha fame o quando desidera qualcosa. Anzi, in molte circostanze è riuscito a togliere dai guai i nostri protagonisti, con soluzioni sorprendenti (come quella di guidare una ruspa e ripulire un torrente dai massi che intralciavano la barca di Charlie Brown e compagni).
La simpatia di Snoopy nasce anche dal fatto che mentre i problematici amici, discutono su delle soluzioni da adottare per un certo tipo di problema, lui c’è già arrivato ed è già operativo. E’ appassionato di pattinaggio e di surf e ogni si concede lunghi viaggi in compagnia dell’amico Woodstock. Un altro personaggio caratteristico dei “Peanuts” è il pianista Schroeder, bambino biondo che ha la grande passione per la musica classica e per Beethoven in particolare. Passa le sue giornate a suonare su un piccolo pianoforte per bambini. Spesso Lucy, (eternamente innamorata di Schroeder, ma non corrisposta) cerca di distrarlo con discorsi materialistici e spoetizzanti, questo non fa altro che scatenaere la sua inevitabile ribellione.
Tra i gli altri ricordiamo anche lo sporchissimo Pig Pen, Violet, Sally, “Piperita” Patty, tutti bambini che vivono una esistenza afflitta da mille falsi problemi psicologici che li angustiano. Però il giorno della festa di Halloween, si travestono tutti da cocomeri e festeggiano, dimenticandosi dei loro problemi. I “peanuts” di Schulz sono diventati famosissimi: le loro avventure sono state raccolte in libri e hanno dato lo spunto a vari cartoni animati. Pensate che i nomi di Charlie Brown e di Snoopy sono stati dati al modulo lunare e al modulo di comando dell’astronave della missione “Apollo 10″.
Inoltre viene preso con grande attenzione da parte di letterati, saggisti e psicologi, in quanto in un modo o nell’altro, fanno rifettere su quelli che sono i piccoli problemi di tutti i bambini (e non solo) di questo mondo. Grazie ai “Peanuts” il fumetto ha conquistato un posto di tutto rispetto nella nostra cultura moderna.
http://guide.supereva.it/cartoni_animati/interventi/2004/07/166055.shtml
David Michaelis, Schulz e i Peanuts. La vita e l'arte del creatore di Snoopy, Charlie Brown & Co., trad. A. Bottero, Tunué 2013
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