venerdì 27 novembre 2015

Pasolini: Roma, il benessere, il moralismo



Roma sta diventando una città orribile (molto peggio di quel che appaia dagli articoli di Cederna): sulle vecchie borgate sopravvissute come un'indelebile città di sogno, arcaica, nella città, sorgono nuovi strati periferici, ancora più orrendi, se possibile. Questo è lo spettacolo che mi si presenta ogni giorno davanti agli occhi.
Tu sai benissimo come il vostro “benessere” (e mi fai rabbia, anche tu, che ne accetti la realtà, con tanto slancio ottimistico, come chi, mettendosi addosso una giacca di nuovo taglio, rende crudelmente antiquati coloro che ne hanno una dell'anno precedente) implica “malessere”, ossia il neocapitalismo rende più profonda la divisione tra Nord e Sud, man mano che il Nord arricchisce, il Sud impoverisce. Io sono nelle condizioni di percepire questo regresso (tu sai bene che il Sud comincia alla periferia di Roma): è l'impoverimento dell'Italia che è, per me, l'attualità, il fatto "di moda".
... Il ridicolo è dovuto al moralismo. [...] Questo è l'ultimo colpo per la vita associata e civile italiana.



Risposte scritte a domande di Alberto Arbasino, ora in A. A., Ritratti italiani, Adelphi, Milano, 2014, pp. 380-381.



http://www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it/molteniblog/ritratti-italiani-pasolini-secondo-arbasino/
http://www.pierpaolopasolini.eu/saggistica_borgateRoma-cambiate.htm











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