giovedì 24 settembre 2015

La principessa di Clèves: dolore, lealtà e dolcezza

Madame de La Fayette
La principessa di Clèves
traduzione di Renata Debenedetti 

- Non abbiate dubbi - le rispose il marito, - voi vi siete ingannata. Vi siete aspettata da me
cose tanto impossibili quanto quelle che io attendevo da voi. Come potevate sperare che io non perdessi la ragione? Avete dunque dimenticato che io vi amo perdutamente e che sono vostro marito? Anche una soltanto di queste due condizioni può condurre ad eccessi; e a che cosa mai non possono condurre le due insieme! E che cosa non fanno anche! - continuò. - Io sono preda di sentimenti violenti e contrastanti che non posso padroneggiare. Non mi sento più degno di voi; e voi non mi sembrate più degna di me. Vi adoro e vi odio, vi offendo e vi chiedo perdono, vi ammiro e mi vergogno di ammirarvi. Non ho più né calma né possibilità di ragionare. Non so come abbia potuto vivere dal giorno in cui mi parlaste a Coulommiers e da quando veniste a sapere dalla delfina che la vostra avventura era nota. Non riesco a capire come la si sia risaputa, né ciò che avvenne fra voi e il signor di Nemours a questo proposito; voi non me lo direte né io ve lo chiederò. Vi chiedo soltanto di rammentarvi che mi avete reso il più infelice degli uomini.
Dopo queste parole, il principe di Clèves lasciò sua moglie e partì all'indomani senza averla riveduta; le scrisse però una lettera piena di dolore, di lealtà e di dolcezza. Ella gli rispose con un'altra altrettanto commovente e piena di assicurazioni sulla sua condotta passata e su quella a venire e, siccome queste erano basate sulla verità ed esprimevano veramente i suoi sentimenti, il signor di Clèves ne fu colpito e ritrovò una certa calma; si aggiunga inoltre che, recandosi il signor di Nemours dal re, come del resto faceva lui, aveva la tranquillità di sapere che non si sarebbe trovato vicino a sua moglie. Ogni qual volta la principessa si trovava con il principe, l'amore appassionato che egli le testimoniava, l'onestà del suo agire, l'amicizia che ella sentiva per lui e tutto ciò che gli doveva agivano sul suo cuore e attenuavano l'influenza del signor di Nemours. Ma erano cose transitorie; ed il pensiero del duca ritornava ben presto più vivo ed assillante che mai.








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