Il Fatto quotidiano
16 luglio 2015
articolo siglato F.Q.
Il
clima a Quinto
di Treviso è
da rivolta sociale. I cittadini di una zona residenziale (il
complesso ex Guaraldo) sono scesi in strada, da ieri sera, per
protestare
contro la
decisone della prefettura di alloggiare 101 profughi
all’interno di alcune palazzine già abitate da diverse famiglie.
Qualcuno nella notte ha dato
fuoco a mobili e materassi
trovati in uno degli appartamenti destinati ai profughi mentre
oggi, sorvegliati da polizia e carabinieri, i residenti della
zona hanno continuato la protesta impedendo che gli addetti
della cooperativa che ha in carico i migranti consegnassero loro una
cesta di cibo.
A
Quinto di Treviso in mattinata è arrivato anche il governatore
del Veneto Luca
Zaia che si è
schierato a fianco dei cittadini: “Va chiuso urgentemente questo
presidio e gli immigrati devono andarsene – ha detto -. Lo dico
anche perché, pur essendo noi contrari ad ogni forma di ospitalità,
perché abbiamo già
517 mila immigrati,
pur avendo già dato, se uno vuole trovare una soluzione questa è la
peggiore che si possa trovare: mettere un centinaio di persone
immigrate che non sanno nulla del Veneto e noi non sappiamo chi sono,
metterli in un condominio accanto
a famiglie con bambini piccoli
vuol dire non avere assolutamente cognizione di cosa significa”.
Il
governatore ha poi rincarato la dose: “Questa
non è un’emergenza.
Ci hanno dormito sopra per quattro anni, stiamo
africanizzando il Veneto. Ho
chiesto che l’Uls (l’azienda sanitaria locale, ndr) vi facesse
un’ispezione. Penso che i sindaci siano messi nelle condizioni di
produrre delle ordinanze se i dati andassero nella direzione della
inagibilità dei luoghi. Con il sovraffollamento io se fossi un
sindaco farei un’ordinanza di sgombero. I sindaci sono eletti dal
popolo e i prefetti non mi risulta si siano mai candidati. Qui
comandiamo noi. I veneti scelgono i loro amministratori e i loro
sindaci. Il
governo non deve mandare più anche un solo profugo.
E, purtroppo questi fatti accadono anche in altre regioni d’Italia”.
Solidarietà
alle famiglie di Quinto di Treviso è arrivata anche dal segretario
federale della Lega Nord Matteo
Salvini, che
sabato si recherà sul posto: “Quello che sta accadendo è
intollerabile, via il prefetto se non è in grado di gestire. Questi
immigrati devono andar via. Sia chiaro: noi non avalliamo alcun tipo
di violenza”.
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