Stefano
Benni
L'ira
di Achille e la guerra di re Tsipro contro l'Europa
la
Repubblica, 30 giugno 2015
ACHILLE
attraversa correndo la vasta pianura della Tessaglia. Raggiunge un
centauro che sta brucando tranquillo erbette miste.
Gli
si rivolge ansante. O Chirone, mio saggio cavallo e umano maestro,
sta accadendo qualcosa di strano e incomprensibile anche per un
semidio quale io sono. Chirone (masticando radicchio) - E cosa, mio
amato Achilletto? Achille (posando a terra lo scudo con grave rumore
di pentolame) -
Stamane
mi recai al tempio del dio Bancòmetro, ove c'è una roccia spaccata,
sacra a mia madre Teti. Infilai la spada nella fessura per ottenere
le monete d'oro necessarie alle mie spese. Ebbene, la fessura sputò
fuori in malo modo la mia arma e disse con voce tonante: "Grexit
". Che significa?
Chirone
-Ahimè
temevo un simile momento. E poi?
Achille
-
Più volte inserii la spada con forti fendenti e la roccia non solo
mi negò le monete ma si scosse irosa, e dietro a me c'era un fila di
mortali che aspettava il turno e rumoreggiava e io gridai "indietro,
pezzenti" e uno di essi fece con la lingua un rumore beffardo e
vibrante, tipo....
Chirone
-
So di cosa si tratta. E poi?
Achille
-
Al decimo inserimento di spada, la roccia del dio Bancòmetro
sussultò come per un terremoto e disse: «O Achille, come puoi tu
chiedere danaro in presenza di eventi quali il defaulto della tua
patria?».
Chirone
(scacazzando
di paura)
-
Proprio così disse?
Achille
-Proprio
come ti ho riferito! E ora che posso fare? Come sai devo recarmi a
Troia per combattere i nemici della Grecia. E senza oro non posso
comprarmi né una lancia, né una corazza elegante né uno scudo
adeguato, quello vecchio è tutto ammaccato... là tutti mi stanno
aspettando, farò la figura del vigliacco.
Chirone
-Ahimè
dunque non sai?
Achille
-
Non so cosa ?
Chirone
-
La guerra è sospesa.
Non
c'è più una dracma. La navi tornano in patria. Ben altri sono ora i
nemici che ci offendono...
Achille
-
E chi più dei Troiani e di quel fetente di Ettore e di quella
zoccolona di Elena?
Chirone
-Achille,
Europa ci offese.
Achille
-
Europa mia sorella? O quello che è, visto che Zeus non fa che
inseminare fanciulle e spargere prole ovunque....
Chirone
-
No, col nome Europa si designano le terre di Occidente, ove imperano
barbari dalla cui stirpe nasceranno britanni e celti e crucchi e pure
i romani, che Zeus ce ne scampi.
Achille
-
E che c'entra il dio Bancòmetro?
Chirone
-
Mi è difficile spiegarti,
Achille.
Sappi che Agamennone, il re Tsipro, la regina Syriza e altri vennero
a patti con questi abitanti dell'Europa e chiesero loro un prestito
per attaccare Troia. Ma ora i barbari europei esigono la restituzione
con umilianti richieste. Tsipro si è adontato e ha detto che mai e
poi mai lo farà. Ma per i voleri di Krisis, dea dell'Economia
globale ora rischiamo il defaulto, il fallimento e la miseria, per
questo il sacro Bancòmetro non rilascia oro....
Achille
-
Non capisco. Chi è Krisis? E cos'è l'economia globale?
Chirone
-
Nessuno lo sa, ogni istante essa cambia nome e passa dalla fortuna
alla catastrofe e dalla teoria alla follia, a volte dà i numeri, a
volte parla oscura come la Sibilla. Essa è una divinità più
potente di Zeus. Le Moire stesse ne hanno paura. Nascondono il fuso,
il filo e le forbici per paura che gli vengano portati via. Le sue
leggi stanno sopra agli uomini e agli dei. Solo Ade non la teme,
perché nel suo regno ci sono decine di manager che gli consigliano
gli investimenti.
Achille
-
Tu mi prendi in giro Chirone. Non può essere più pericolosa di un
leone odi un ciclope o di un'idra...
Chirone
-
Lo è molto di più. I suoi tentacoli sono in tutto il mondo. Essa ci
tiene legati alla sua lunga corda. Se la allenta, respiriamo, se la
tira, ci strangola.
Achille
-
Ma per Zeus e Poseidone, come cazzo funziona?
Chirone
-
Essa è più misteriosa di Tiresia e Cassandra. Ti faccio un esempio.
Se in un paese Krisis si nasconde, che accade?
Achille
-
Ricchezza per tutti?
Chirone
-
No! Più tasse, le banche ingrassano, gli speculatori accaparrano, e
gli evasori esportano capitali, eccetera.
Achille
-
E il popolo?
Chirone
-
E il popolo spende e chiede prestiti ignaro che presto lo prenderà
là dove la folgore di Zeus
non
illumina. Nel kulikon.
Achille
- L'avevo capito. E poi?
Chirone
-
Quando le cose vanno peggio, Krisis balza fuori dal suo nascondiglio,
e nessuno può restituire i soldi,
e i consumi crollano e allora...
Achille
-
Banche e speculatori e multinazionali vanno in rovina.
Chirone
-
No, chiedono aiuto allo stato, si fanno finanziare, perché essi sono
le colonne del tempio di Krisis, che
non può mai crollare, e le agenzie di rating seminano il panico e
gli economisti si accapigliano e straparlano, ebbri come Baccanti. E
ci si prepara ai sacrifici.,,
Achille
-
Ecatombi, sacrifici di agnelli e tori?
Chirone
-
No, sacrifici di umani. Si tira la cinghia. Ma non tutti. Le banche
si rimpinguano di soldi, gli speculatori arricchiscono con le loro
trame, i manager fregano quello che possono, non si pagano più le
tasse, e il popolo lo prende...
Achille
- Là dove la folgore di Zeus...
Chirone
-
Esatto. Ma è venuta l'ora fatale. L'Europa vuole i soldi, noi non
possiamo ridarli. Quindi è guerra.
Achille
-E
chi vincerà?
Chirone
-
Nessuno vince mai del tutto. Le leggi di questa divinità sono così
arcane da parere fasulle, e anche se
essa si nutre di cifre e statistiche, a me sembra che sia in perenne
balia di alea e vertigo. Ma alla fine il risultato è sempre lo
stesso. Chi si era arricchito diventa ancora più ricco e chi era
povero resta povero. La civiltà greca annaspa, mentre l'Europa
divisa è sempre meno il centro del mondo e intanto i cinesi...
Achille
-
Chi?
Chirone
-
Niente, niente,
Achille
-
Ma allora ribelliamoci!
Chirone
-Ahimè,
mio iroso amico, non si può. Tutti siamo prigionieri di questo
labirinto. Nessuno sa chi lo ha costruito, nessuno sa come uscire, Il
Minotauro ormai è una leggenda, vi si aggirano mostri ben peggiori
che sono per metà Lapo e metà Marchionne, e il drago Merkel, e il
Grexit e il Defaulto...
Achille
-
Chirone hai brucato ancora stramonio e marijuana?
Chirone
-
No, purtroppo sono lucido. So soltanto che alla fine la folgore di
Krisis ci rimbalzerà...
Achille
-
Nel kulikon, va bene. Ma questo sarebbe progresso? Questo è il
futuro per la mia patria e per l'Europa?
Chirone
-
Nessun progresso! Sarà quasi un ritorno alla legge di natura, una
guerra infinita di divinità avide e
mediocri.
Quindi rassegnati o prode Achille. Non andrai a cercar gloria a
Troia. Non abbiamo i soldi per mangiare, come potremmo averne per le
spade?
Achille
-
O Chirone, maestro, non ti riconosco più. I soldi per gli armamenti
si trovano sempre, anche nelle crisi. E io non mi rassegno. Vedo un
centauro venire all'orizzonte, su grande moto splendente. So chi è,
è l'ateniese Varoufachio, aitante e stolto. Mi prenderà in sella e
insieme andremo da questi uropei... e li affronteremo! Chi è il
guerriero più forte tra loro?
Chirone
-
Non saprei. Forse una donna.
Achille
-Ah,
questa poi...
Chirone
-
Si chiama Angela, figlia di Odino e Bundesbank... grande è il suo
potere... Non puoi affrontarla...
Achille
(saltando
sulla sella di Varoufachio e bruciandosi il tallone con la marmitta)
- Ahia! Vedremo. Perquanto le leggi di Krisis siano misteriose e
assurde, e la dea sia difesa da migliaia di titani, truffatori,
speculatori, evasori e da agenzie di rating e segreti bancari, io
entrerò in Europa come un uragano, e farò fuori tutti...
Chirone
-
Achille, Achille, non andare...
Achille
-
Devo. Su mio prode centauro Varoufachio. Perché non parti?
Varoufachio
-
È finita la benzina.
Non
hai cinque euri?
E
così restano, immobili e eroici in mezzo alla vasta pianura
assolata, mentre Zeus e i cinesi se la ridono.
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