Tra
la fine di luglio e la prima settimana di agosto del 1789, la Francia
di Luigi XVI fu sconvolta da disordini nelle campagne, che assunsero
rapidamente il carattere di agitazioni contadine di stampo
antifeudale. L'Assemblea nazionale si vide dunque costretta ad
risolvere il complesso problema dei diritti signorili, di cui erano
beneficiari anche numerosi borghesi, sia come proprietari di feudi,
sia come agenti generali dei signori. Nella notte del 4 agosto 1789,
in un'atmosfera di tensione e di sovraeccitazione, i deputati
decisero la distruzione di quanto rimaneva del "regime feudale"
e l'abolizione di ogni privilegio che si opponeva all'eguaglianza dei
diritti. Nei giorni seguenti venne comunque operata una distinzione
tra le servitù personali, immediatamente soppresse, e le servitù
reali riconducibili a un diritto originario di proprietà, per le
quali venne stabilita la possibilità per i contadini del riscatto
tramite un pagamento una tantum in denaro.
la grande paura |
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