Riflessioni sull'umorismo ebraico
Intervento di Francesco M.Cataluccio
Il Foglio, 3 ottobre 2015, con il titolo Dio mio, che risate
Un bel proverbio ebraico dice: “L’uomo pensa, Dio
ride”. Coloro che lo credono, immaginano la nostra esistenza come un
grande teatro comico per un solo Spettatore che da lassù sorride dei
nostri goffi tentativi di capire il mondo, di dargli un senso: dal suo
punto di vista, i nostri pensieri e le nostre azioni, anche le più
terribili, sono probabilmente uno spettacolo divertente. La cultura
ebraica, oltre al rispetto, al timore e all’amore, ha sviluppato
progressivamente una vena comica che, come nelle migliori tradizioni del
cabaret, tenta di interloquire con quel solo membro del nostro pubblico
collocato in alto. In un continuo confronto con Dio, anche dopo le più
grandi sofferenze, l’umorismo ebraico cerca di mantener vivo questo
singolare spettacolo, nel quale si impara e si tenta di affrontare la
vita con una poetica filosofia della sopportazione, mai rassegnata. Una
filosofia che non prende in considerazione la rinuncia né la resa, ma
anzi si incaponisce a chiamare continuamente in causa Dio, per
raccapezzarsi nel disordinato e oscuro teatro nel quale siamo stati,
senza nostra scelta, chiamati a recitare. L’umorismo ebraico [...] è una formidabile arma di difesa e di attacco. I primi esempi di
umorismo ebraico si trovano già nella Bibbia e nel Talmud. Basti
pensare, ad esempio, a quel buffo dialogo tra Dio, Abramo e sua moglie
Sara, fatto tutto di risate, incredulità e impuntamenti. Quando Dio
annuncia ad Abramo e a Sara la prossima nascita di un figlio, la Bibbia
dice: “Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e rise e pensò: ‘A
uno di cento anni può nascere un figlio? E Sara all’età di novant’anni
potrà partorire?’” (Genesi, 17,17). Dio dice: “Tornerò da te fra un anno
a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio”. Anche Sara
ride dentro di sé e dice: “Avvizzita come sono, dovrei provare il
piacere, mentre il mio signore è vecchio!”. Ma il Signore dice ad
Abramo: “Perché Sara ha riso dicendo: ‘Potrò davvero partorire, mentre
sono vecchia?’ C’è forse qualche cosa di impossibile per il Signore?
(…)”. Allora Sara, impaurita, nega: “Non ho riso!”. Ma Dio le dice: “Sì,
hai proprio riso” (Genesi, 18, 12-15). E quando davvero nascerà il
figlio, lo chiameranno Isacco: itzhak, in ebraico, significa “egli
ride”.
...
Il testo biblico
15Dio aggiunse ad Abramo: «Quanto a Sarài tua moglie, non la chiamerai più Sarài, ma Sara.
16Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni, e re di popoli nasceranno da lei».
17Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e rise e
pensò: «A uno di cento anni può nascere un figlio? E Sara all'età di
novant'anni potrà partorire?».
9Poi gli dissero: «Dov'è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda».
10Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora
Sara, tua moglie, avrà un figlio». Intanto Sara stava ad ascoltare
all'ingresso della tenda, dietro di lui.
11Abramo e Sara erano vecchi, avanti negli anni; era cessato a Sara ciò che avviene regolarmente alle donne.
12Allora Sara rise dentro di sé e disse: «Avvizzita come sono, dovrei provare il piacere, mentre il mio signore è vecchio!».
13Ma il Signore disse ad Abramo: «Perché Sara ha riso dicendo: «Potrò davvero partorire, mentre sono vecchia»?
14C'è forse qualche cosa d'impossibile per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te tra un anno e Sara avrà un figlio».
15Allora Sara negò: «Non ho riso!», perché aveva paura; ma egli disse: «Sì, hai proprio riso».
1 Il Signore visitò Sara, come aveva detto, e fece a Sara come aveva promesso.
2Sara concepì e partorì ad Abramo un figlio nella vecchiaia, nel tempo che Dio aveva fissato.
3Abramo chiamò Isacco [Itzhac, "JHWH, ossia il Signore, ha
riso"] il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito.
4Abramo circoncise suo figlio Isacco quando questi ebbe otto giorni, come Dio gli aveva comandato.
5Abramo aveva cento anni quando gli nacque il figlio Isacco.
6Allora Sara disse: «Motivo di lieto riso mi ha dato Dio: chiunque lo saprà riderà lietamente di me!».
7Poi disse: «Chi avrebbe mai detto ad Abramo che Sara avrebbe
allattato figli? Eppure gli ho partorito un figlio nella sua
vecchiaia!».
Nessun commento:
Posta un commento