Per un numero nutrito di artisti il faro è stato, ed è, un simbolo misterioso scatenante l'immaginazione più nascosta.
L'edificio raccoglie infatti attorno a sé la stessa capacità di essere fantasticato, come se fosse un castello. I guardiani della struttura, la notoria scala a chiocciola che conduce alla stanza dell'orologio, il fascio lucente che si infiltra fra i mari notturni, la sensazione di una solitudine antica e inesauribile attorno ad esso: questi sono solo alcuni degli elementi che costituiscono il desiderio di immortalarlo sotto diverse maniere.
Edward Hopper: "The Lighthouse at Two Lights"
L'edificio raccoglie infatti attorno a sé la stessa capacità di essere fantasticato, come se fosse un castello. I guardiani della struttura, la notoria scala a chiocciola che conduce alla stanza dell'orologio, il fascio lucente che si infiltra fra i mari notturni, la sensazione di una solitudine antica e inesauribile attorno ad esso: questi sono solo alcuni degli elementi che costituiscono il desiderio di immortalarlo sotto diverse maniere.
Il faro dipinto da Hopper è quello che erompe dal promontorio roccioso presso Cape Elizabeth, Maine.
La struttura nel dipinto è suggellata da un'aura malinconica e di raccoglimento tipica dei temi del pittore. Non si scorge, infatti, alcun mare.
Nella realtà, invece, davanti all'edificio, l'Oceano Atlantico si arrampica con la decisione delle onde, lungo la costa pietrosa puntuta. Sul piccolo apice di essa, innanzi al faro, protetti da una ringhiera laterale, si può in silenzio, osservare come il giorno diventi notte al ritmo metronomico e furente del gorgoglio delle acque.
Le case dal tetto spiovente color arancio, intanto, adiacenti al faro, paiono uscite fuori, poiché illuminate dalla luna, da un sogno inquieto.
http://www.ilsole24ore.com/art/viaggi/2015-07-16/quando-faro-indica-meta-viaggio-150843.shtml?uuid=AD6iq09
secondo me ne manca uno: Five a.m. del 1937.
RispondiEliminaComunque grazie, bel sito.