Giovanni Boccaccio
Decameron
Prima giornata, novella seconda
L'ebreo
racconta di aver visto i prelati commettere tali nefandezze, che si è convinto
che Roma sia una fucina di opere diaboliche e non divine, e che gli è parso che
il Papa e i cardinali facessero tutto il possibile per ridurre la fede
cristiana al nulla. Eppure, ciò non è avvenuto e non avviene. L'unica
spiegazione possibile, conclude Abraam, è che esista una forza sufficiente a
opporsi alla malvagità di Roma: è quindi certo che la fede cristiana sia
sostenuta dallo Spirito Santo. E così, conclude con enorme sorpresa dell'amico,
nulla al mondo lo tratterrà dal farsi cristiano, e intende farsi battezzare
subito.
... Il giudeo montò a cavallo e, come più tosto potè,
se n'andò in corte di Roma, là dove pervenuto dà suoi giudei fu onorevolmente ricevuto.
E quivi dimorando, senza dire ad alcuno per che andato vi fosse, cautamente cominciò a
riguardare alle maniere del papa e de' cardinali e degli altri prelati e di tutti i
cortigiani; e tra che egli s'accorse, sì come uomo che molto avveduto era, e che egli
ancora da alcuno fu informato, egli trovò dal maggiore infino al minore generalmente
tutti disonestissimamente peccare in lussuria, e non solo nella naturale, ma ancora nella
soddomitica, senza freno alcuno di rimordimento o di vergogna, in tanto che la potenzia
delle meretrici e de' garzoni in impetrare qualunque gran cosa non v'era di picciol
potere. Oltre a questo, universalmente gulosi, bevitori, ebriachi e più al ventre
serventi a guisa d'animali bruti, appresso alla lussuria, che ad altro, gli conobbe
apertamente.
E più avanti guardando, in tanto tutti avari e
cupidi di denari gli vide, che parimente l'uman sangue, anzi il cristiano, e le divine
cose, chenti che elle si fossero, o a' sacrifici o a' benefici appartenenti, a denari e
vendevano e comperavano, maggior mercatantia faccendone e più sensali avendone che a
Parigi di drappi o di alcun'altra cosa non erano, avendo alla manifesta simonia "
procureria " posto nome, e alla gulosità "sustentazioni ", quasi Iddio,
lasciamo stare il significato de' vocaboli, ma la 'ntenzione de' pessimi animi non
conoscesse, e a guisa degli uomini a' nomi delle cose si debba lasciare ingannare. Le
quali cose, insieme con molte altre le quali da tacer sono, sommamente spiacendo al
giudeo, sì come a colui che sobrio e modesto uomo era, parendogli assai aver veduto,
propose di tornare a Parigi, e così fece. Al quale, come Giannotto seppe che venuto se
n'era, niuna cosa meno sperando che del suo farsi cristiano, se ne venne, e gran festa
insieme si fecero; e, poi che riposato si fu alcun giorno, Giannotto il domandò quello
che del santo padre e de' cardinali e degli altri cortigiani gli parea.
Al quale il giudeo prestamente rispose: - Parmene
male, che Iddio dea a quanti sono; e di coti così che, se io ben seppi considerare, quivi
niuna santità, niuna divozione, niuna buona opera o essemplo di vita o d'altro in alcuno
che cherico fosse veder mi parve; ma lussuria, avarizia e gulosità, fraude, invidia e
superbia e simili cose e piggiori (se piggiori essere possono in alcuno) mi vi parve in
tanta grazia di tutti vedere, che io ho più tosto quella per una fucina di diaboliche
operazioni che di divine. E per quello che io estimi, con ogni sollecitudine e con ogni
ingegno e con ogni arte mi pare che il vostro pastore, e per consequente tutti gli altri,
si procaccino di riducere a nulla e di cacciare del mondo la cristiana religione, là dove
essi fondamento e sostegno esser dovrebber di quella.
E per ciò che io veggio non quello avvenire che essi
procacciano, ma continuamente la vostra religione aumentarsi e più lucida e più chiara
divenire, meritamente mi par di scerner io Spirito Santo esser d'essa, sì come di vera e
di santa più che alcun'altra, fondamento e sostegno. Per la qual cosa, dove io rigido e
duro stava a' tuoi conforti e non mi volea far cristiano, ora tutto aperto ti dico che io
per niuna cosa lascerei di cristian farmi. Andiamo adunque alla chiesa: e quivi, secondo
il debito costume della vostra santa fede, mi fa battezzare.
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