lunedì 8 febbraio 2016

John Keats, tu non sei nato per la morte

Ode to a Nightingale
trad. Marcello Mussapi 















...

Tu non sei nato per la morte, uccello immortale:
né ti calpestano generazioni affamate; 
la voce che sento in questa notte fuggente fu udita
in tempi antichi da imperatori e buffoni, 

e forse è lo stesso canto che si fece strada
nel cuore triste di Ruth, quando la nostalgia
la fece piangere nei campi stranieri;
lo stesso canto che tante volte ha incantato
finestre magiche aperte sulle schiume
di mari mossi in terre perse incantate.


°°°
Thou wast not born for death, immortal Bird!
         No hungry generations tread thee down;
The voice I hear this passing night was heard
         In ancient days by emperor and clown:
Perhaps the self-same song that found a path
Through the sad heart of Ruth, when, sick for home,
         She stood in tears amid the alien corn;
                 The same that oft-times hath
         Charm'd magic casements, opening on the foam
               Of perilous seas, in faery lands forlorn.

http://machiave.blogspot.it/2015/09/boaz-incontra-ruth.html

1 commento:

  1. "... Io non amavo più la donna che mi aspettava; e perciò, qualche volta, mi soffermavo con gli occhi fissi alle stelle, sentendomi doventar pazzo e cattivo. ... niente mi pareva mio all'infuori della donna che non amavo. ... non volevo più che la sua anima ... cercasse la mia quando sognavo l'amore che devastava tutta la mia anima. ... Quando fui presso un pino, sentii un usignolo; io feci un grido, e poi gli tirai un sasso. Avessi avuto un fucile!" (Federigo Tozzi, Bestie, 1917)

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