mercoledì 3 luglio 2024

Ora e sempre desistenza


In Francia è successo quello che doveva succedere, visto il risultato delle elezioni europee. Macron e i suoi sono finiti in un angolo. A dominare la scena sono i due grandi schieramenti di destra e di sinistra. Con la destra radicale di Marine Le Pen in primo piano. Tuttavia, a ben vedere, dietro la continuità apparente delle appartenenze, i contenuti hanno subito mutamenti notevoli. La sinistra non è più dominata in modo schiacciante da Méenchon, il quale mentre si affanna a riproporre la sua figura come decisiva non sembra destinato ormai a costituire un punto di equilibrio per il quadro complessivo. Tutto sommato, al di là delle intenzioni, lo scioglimento dell'Assemblea nazionale sta producendo il suo effetto chiarificatore. Se òla sinistra non è più la sinistra di prima, con i moderati che acquistano un maggiore peso, neppure la destra un tempo estrema è rimasta ferma. Nel corso della campagna elettorale il candidato alla presidenza del consiglio Jordan Bardella ha continuato ad annacquare il programma del suo partito. La riforma delle pensioni per esempio è stata rimandata a un tempo successivo. La lezione di Giorgia Meloni è servita. Anche quella che fu la maggioranza presidenziale non è più la stessa. Le figure di punta ora sono il primo ministro Gabriel Attal e il suo antico predecessore Edouard Philippe. Sono quasi scomparsi i gollisti. Quelli che hanno seguito Eric Ciotti nell'adesione alla destra radicale sono ridotti a poca cosa, gli altri più numerosi hanno lasciato libertà di scelta ai loro elettori per il secondo turno.
La strategia della desistenza si colloca in questo quadro. Non c'erano mai state tante configurazioni triangolari al secondo turno. Erano state 34 nel 2012, ce ne era stata una sola nel 2017, ora sono salite a 306 nientemeno. La sinistra con Mélenchon ha subito lanciato l'idea della desistenza. Nessun voto al Rassemblement national, collegio per collegio l'avversario più debole cede il passo al più forte. Sembrerebbe un modo per rovesciare il risultato favorevole ai lepenisti, ma non è esattamente così. Bisognerà vedere quanti tra gli elettori del primo turno andranno effettivamente a votare per il secondo. E poi a quel punto, per chi vorrà invece mobilitarsi, si tratterà di ragionare sulla fedeltà alle indicazioni espresse dai vertici delle singole forze, indicazioni non sempre chiare peraltro. Qualcuno si adeguerà, altri potrebbero fare di testa loro. Il risultato rimane incerto. Solo il raggiungimento della maggioranza assoluta da parte del Rassemblement national appare più arduo e lontano.
Si può presumere allora che nella partita così avviata il Presidente della repubblica abbia un ruolo importante da svolgere. Nella migliore delle ipotesi può contribuire a una ulteriore chiarificazione del quadro. Può mettere alla prova il Rassemblement national sul terreno della responsabilità governativa, come può se le circostanze si prestano sbarrare la strada ai vincitori previsti e dare corpo a una diversa soluzione della crisi. Con buona pace di quanti già prospettano il vicolo cieco o il caos. Il sistema ha altre risorse. Molto dipende dalle capacità politiche degli attori sulla scena. Si può supporre che a indicare la via d'uscita non sia il più forte sulla carta ma il più abile a sfruttare la congiuntura.  

https://ilmanifesto.it/la-partita-e-ancora-molto-aperta
... Naturalmente, a conti fatti, si dovrà riaprire un serio discorso sulle prospettive: assistiamo in Francia al fallimento dell’ideologia «riformista» di cui Macron si era fatto espressione, salvo poi condurre politiche segnate dalla peggiore logica neo-liberista. I fantasmi di Vichy li hanno risvegliati costoro, e la sinistra è stata troppo a lungo cieca di fronte alle domande di protezione, di sicurezza sociale, di dignità del lavoro, e di fronte alle paure sollevate da questo modello di sviluppo capitalistico e dalle politiche che lo hanno assecondato. Speriamo che non sia troppo tardi.

 https://www.tf1info.fr/elections/sondage-exclusif-legislatives-les-intentions-de-vote-des-français-pour-le-second-tour-2-juillet-2024-2306768.html

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