Simone Weil
L’iniziativa
e la responsabilità, il senso di essere utile e persino indispensabile, sono
bisogni vitali dell’anima umana.
Una completa
privazione di questo si ha nell’esempio del disoccupato, anche quando è
sovvenzionato sí da consentirgli di mangiare, di vestirsi, di pagare l’affitto.
Egli non rappresenta nulla nella vita economica e il certificato elettorale che
dimostra la sua parte nella vita politica non ha per lui alcun senso.
Il manovale
si trova in una situazione appena migliore.
La
soddisfazione di questo bisogno esige che un uomo debba prendere spesso
decisioni su problemi, grandi o piccoli, i cui interessi siano estranei ai suoi
propri, ma verso i quali si senta impegnato. Bisogna anche che debba sforzarsi
continuamente. E bisogna infine che possa appropriarsi col pensiero dell’intera
opera della collettività di cui fa parte, compresi i settori sui quali non avrà
mai da prender decisioni né pareri da dare. Per questo bisogna fargliela
conoscere, chiedergli il suo interessamento, rendergliene sensibile il valore,
l’utilità e, se è il caso, la grandezza; e fargli chiaramente comprendere la
parte che egli ha.
Ogni
collettività, di qualsiasi specie essa sia, che non soddisfi queste esigenze
dei suoi membri è guasta e dev’essere trasformata.
In ogni
personalità un po’ forte il bisogno d’iniziativa giunge fino al bisogno di
comando. Un’intensa vita locale o regionale, una grande quantità di opere
educative e di movimenti giovanili devono offrire, a chiunque ne sia capace,
l’occasione di comandare durante un determinato periodo della sua vita.
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