mercoledì 2 novembre 2016

Antigone



Sofocle, nella traduzione di Ettore Romagnoli


[E’ Antigone che parla e dice:]
Non Giove a me lanciò simile bando
né la Giustizia, che dimora insieme
coi Dèmoni d’Averno, onde altre leggi
furono imposte agli uomini; e i tuoi bandi
io non credei che tanta forza avessero
da far sí che le leggi dei Celesti,
non scritte, ed incrollabili, potesse
soverchiare un mortal: ché non adesso
furon sancite, o ieri: eterne vivono
esse; e niuno conosce il dí che nacquero.
E vïolarle e renderne ragione
ai Numi, non potevo io, per timore
d’alcun superbo. Ch’io morir dovessi,
ben lo sapevo, e come no?, pur senza
l’annuncio tuo. Ma se prima del tempo
morrò, guadagno questo io lo considero:
per chi vive, com’io vivo, fra tante
pene, un guadagno non sarà la morte?
Per me, dunque, affrontar tale destino,
doglia è da nulla. Ma se l’uomo nato
dalla mia madre abbandonato avessi,
salma insepolta, allor sí, mi sarei
accorata: del resto non m’accoro.
Tu dirai che da folle io mi comporto;
ma forse di follia m’accusa un folle.

Edoardo Rialti, Riecco Antigone, Il Foglio, 2-3 aprile 2016
… Molte figure dell’immaginario hanno continuato a ispirare le generazioni, basti pensare a Prometeo, Ulisse, Faust, Amleto, Don Giovanni, Medea, ma solo dell’Antigone si contano oltre cento opere diverse, da Alfieri a Liliana Cavani.
… E’ lei a custodire e ad esprimere, nel suo scontro con Creonte (che racchiude le opposizioni uomo-donna, società-individuo, vecchiaia-giovinezza, vivi-morti, umanità-divinità) un tesoro che dobbiamo tenerci ben stretto, come notava Steiner: “Se di tutta la letteratura ci rimanesse solo questa tragedia, anzi solo questa scena centrale, i lineamenti fondamentali della nostra identità e della nostra storia, certamente per quanto riguarda l’Occidente, sarebbero ancora visibili. E dal momento che nessuna di queste cinque antinomie elementari è, come ho detto, negoziabile […], l’incontro di Antigone con Creonte non solo rimane inesauribile in sé, cioè nella sua formulazione sofoclea, ma continua a produrre varianti anche ai nostri giorni”.
L’oikos e le leggi non scritte hanno ancora qualcosa da dire a questa nostra Polis.

http://machiave.blogspot.it/2015/02/tania-schucht-il-rapporto-affettivo-con.html

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