lunedì 2 febbraio 2015

Il Molière di Ariane Mnouchkine


Il Premio Nonino ha quarant’anni. La cerimonia si svolge a Percoto (Udine), in una distilleria che per un giorno diventa palcoscenico di letterati, scienziati, filosofi. Anche ieri, l’evento non ha tradito le aspettative. I vincitori, rivolgendosi al pubblico (oltre 600 persone), hanno affrontato temi di attualità. Da Ariane Mnouchkine, direttrice del Theatre du Soleil, che ha ricevuto dal giurato Peter Brook il Premio Nonino 2015; al poeta francese Yves Bonnefoy («La poesia, la poesia vera, è più verità che sogno»), insignito da Adonis del Premio Internazionale Nonino 2015. Un discorso di grande respiro, articolato in cinque propositi («intelligenza, coerenza di principi, immaginazione, lavoro di squadra, speranza»), è stato quello della filosofa americana Martha C. Nussbaum, che ha invitato a sostituire la parola «tolleranza» (esplicito riferimento alla questione islamica di bruciante attualità) con «rispetto». «Tolleranza — ha detto — suggerisce una gerarchia, in cui una maggioranza accondiscende di vivere con persone che magari non le piacciono». Nussbaum ha ricevuto il Nonino 2015/Maestro del nostro tempo. Per lei parole di lode da Fabiola Gianotti, direttore del Cern, new entry in giuria. Claudio Magris ha consegnato il Nonino Risit d’Aur al musicista Roberto De Simone. 

Yves Bonnefoy
«La poesia è verità, non sogno»
di Marisa Fumagalli
Corriere della Sera, 1 febbraio 2015  

 

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