giovedì 20 novembre 2025

Lo spirito del gregge

Mattia Feltri
La codardia morale 

La Stampa, 20 novembre 2025

Sul New York Times, Thomas Friedman scrive un formidabile articolo sulla pestilenza di codardia morale che sta contagiando le leadership politiche, e fa tre esempi: il Partito repubblicano americano ha un problema neonazista, la sinistra progressista ha un problema pro Hamas e Israele ha un problema coi coloni. Ognuno si rifiuta di affrontare il suo problema. Se fra i miei ci sono razzisti violenti, se fra i miei ci sono sostenitori della sharia, se fra i miei ci sono assassini suprematisti, devo trovare il modo di giustificarli per tenere assieme la tribù. Friedman non scrive la parola tribù, ma il concetto sembra quello. La nostra destra e la nostra sinistra hanno problemi simili e soluzioni identiche, approdo di una politica tribale per cui negli anni il Parlamento è diventato un’assemblea notarile al servizio del capo, per cui si è garantisti con gli indagati amici e giustizialisti con gli indagati nemici, per cui anche la stampa si è infilata in una delle due trincee, e procede con la prosopopea o il vittimismo di chi si batte dal lato giusto della guerra. La codardia morale è la medesima, perché è una morale incapace di giudizio: la morale si realizza con la vittoria della tribù, fine. Succede quando la democrazia si infiacchisce e cede il passo al capo. Lo diceva bene Ágnes Heller: la democrazia è innaturale e dunque è sempre in pericolo; la tribù radunata attorno al capo è naturale, e lì ci si rifugia nei momenti di confusione e di paura. Nella tribù non bisogna più nemmeno pensare né tantomeno porsi problemi morali: per essere nel giusto basta avere un capo e ubbidirgli.

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