lunedì 24 novembre 2025

Oggetto d'amore

 

Edna O'Brien (1930-2024) , la grande scrittrice irlandese, era nota per le sue memorie (Country Girl, 1960), romanzi (tra cui il magistrale Girl, 2019) e opere teatrali ( Joyce's Women, 2023). Ma si sapeva poco della sua scrittura di racconti, che la sua curatrice, Sabine Wespieser, riporta alla luce qui. The Object of Love raccoglie trentuno di questi racconti, selezionati tra il centinaio circa pubblicati durante la vita di O'Brien. Alcuni erano inediti in francese, mentre altri, ritradotti per questa edizione, erano apparsi in Francia molto tempo fa e non erano più disponibili. I racconti rivisitano i temi ricorrenti di O'Brien (la condizione femminile, il desiderio, la vergogna, la solitudine...), ma in uno stile sobrio in cui brevità ed ellissi intensificano l'emozione. Ciò è dimostrato dal racconto che dà il titolo all'opera, che racconta la tumultuosa passione di una donna per un uomo sposato. Questo piccolo gioiello di psicologia e concisione parla dell'ambivalenza degli amori paralleli, dove l'amante clandestino deve contemporaneamente esistere e rimanere invisibile. Una radiografia del cuore femminile, in bilico tra febbre e auto-annullamento.
Florence Noiville

https://www.lemonde.fr/livres/article/2025/11/23/les-breves-critiques-du-monde-des-livres-jorge-luis-borges-et-adolfo-bioy-casares-mircea-cartarescu-anne-enright-edna-o-brien_6654573_3260.html

La «poetessa della vulnerabilità». Cosí John Banville ha definito Edna O’Brien. Protagoniste dei suoi romanzi e racconti sono infatti donne che hanno innocenza e sogni da vendere. Donne che all’amore chiedono molto piú di quanto sia ragionevole aspettarsi. Che mai hanno in sorte matrimoni lunghi e destini semplici, ma storie d’amore clandestine, speranze deluse, pavimenti coperti di piatti rotti. Donne fragili e vulnerabili, certo, ma che hanno la sete di vita e sesso e libertà scritta negli occhi, nei capelli, in ogni cosa che fanno. (presentazione editoriale)

«Disse semplicemente il mio nome. – Marta, – disse, e capii che stava succedendo di nuovo. Mi tremavano le gambe sotto la grande tovaglia bianca e avevo la testa confusa, anche se non ero ubriaca. È cosí che m’innamoro. Era seduto davanti a me. L’oggetto dell’amore».

«Quelli di Edna O’Brien sono i racconti piú belli e dolenti che siano mai stati scritti».

«Nei racconti di Edna O'Brien le parole sono lavorate al cesello. La violenza dei sentimenti è descritta con tale calcolata circospezione che l'effetto è spietato come un'autopsia».
Philip Roth
Alice Munro

«La maestra della short story».
Harold Bloom

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