La copertina dell’ultimo numero del New Yorker è stata di nuovo
disegnata da Adrian Tomine, un disegnatore e fumettista tra i più
stimati e famosi negli Stati Uniti, che il New Yorker ha coinvolto
spesso. Tomine ha 39 anni, la sua famiglia è californiana di origini
giapponesi, ma lui vive da diversi anni a Brooklyn e le sue storie e
disegni hanno
molto di New York. In Italia Rizzoli ha pubblicato
Scene da un matrimonio imminente,
Una lieve imperfezione e Coconino
Sonnambulo e altre storie.
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La copertina di destra è quella pubblicata per prima da Adrian Tomine. Risale al novembre 2004. |
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A very talented and respected comic artist, Tomine’s work covers classic
editorial with many an illustration gracing the cover of
The New Yorker (as pictured), to his own series of excellent comics,
Optic Nerve. His books are critically acclaimed and intelligent and they give his medium a whole new dimension. (Bryony Quinn, 24 settembre 2009)
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Sarebbe interessante avere dei commenti. A mio parere i temi che traspaiono e spiegano quindi il fascino esercitato dalle raffigurazioni sono la solitudine urbana, il desiderio di un altrove, l'attrazione verso una realtà virtuale per quanto scontata, l'anonimato, una sorta di calma frustrazione.
giovanni carpinelli
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