venerdì 19 novembre 2021

L'improbabile elezione di Draghi

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Stefano Feltri, Tra Rai e Quirinale, la stagione eccezionale del governo Draghi è già finita, Domani, 19 novembre 2021 Vari segnali indicano che l’armonia temporanea tra partiti che ha caratterizzato il governo Draghi si sta incrinando. Prima le tensioni intorno alle nomine per i tg della Rai, poi il voto di due emendamenti che passano nonostante il parere contrario del governo. Lo schema Rai applicato al Quirinale indica due scenari possibili: Draghi sostenuto dal centrodestra, con il Pd costretto ad accodarsi e un Movimento Cinque stelle incerto. Scenario alternativo: i leader marginali Renzi e Di Maio costruiscono una candidatura alternativa a quella di Draghi che spacchi la maggioranza attuale attirando il Pd. Il nome giusto sarebbe quello di Paolo Gentiloni. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Commento. 1. Draghi finora sul Quirinale non si è pronunciato. E' probabile che non escluda la possibilità di una sua elezione. Vuole veramente andarci a tutti i costi? Se fosse eletto da una maggioranza di centro-destra, dovrebbe chiamare al governo una personalità gradita a Meloni e Salvini. Due figure di un europeismo non proprio spiccato. Oppure dovrebbe conferire l'incarico di formare il governo a una personalità legata a Forza Italia, sperando nel sostegno del Pd. Sembrano scenari poco plausibili. Ipotesi finora non contemplata dagli analisti: visto lo scenario che si verrebbe a creare nel caso di una elezione su quelle basi, Draghi potrebbe ritirare la sua candidatura. Che cosa avrebbe poi da guadagnare il Pd prestandosi a un gioco simile non si capisce. Più lineare si rivela invece il percorso che potrebbe portare all'elezione di Gentiloni o di una figura analoga. Monica Maggioni al Tg 1 è del resto già il segnale di uno sviluppo successivo che lascia Draghi a palazzo Chigi. 2. Tutto questo presuppone che Draghi faccia scena muta fino all'inizio delle votazioni e che parli solo per reagire a alcune dichiarazioni di voto. A me, tuttavia, sembra più realistico un altro scenario ancora. Draghi potrebbe prendere la parola alla vigilia del voto o anche qualche giorno prima. Non per rinunciare alla candidatura, ma per porre alcune condizioni e assumere degli impegni. Le condizioni potrebbero avere a che fare con le sue convinzioni di natura politica generale, l'europeismo e l'atlantismo per esempio. Gli impegni potrebbero riguardare l'esigenza di evitare a ogni costo le elezioni anticipate. Questo, in definitiva, mi sembra allo stato attuale l'evento più probabile.

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