sabato 13 ottobre 2018

Elogio del bar Pietro

Luca Iaccarino, Al bar Pietro lo spirito è quello della vecchia piola, la Repubblica, 13 ottobre 2018
Diciamocelo: questa è una rubrica avventurosa, quasi salgariana. A seconda della porta che varco può succedere di tutto: ci può essere un cuoco gentile o un pirata brutale, una sala garbata o una caverna muffita, piatti squisiti o ranci rancidi. È il fantastico mondo del pop, bellezza, che può essere sublime o letale (quasi in senso letterale). Così in tanti anni ho recensito locali che mi sono piaciuti, altri che mi hanno lasciato perplesso, alcuni che ho adorato, talaltri che hanno persino tentato di farmi fuori. E poi ci sono quelli – pochi – che mi hanno fatto battere il cuore: le vere piole. Piole, taverne, trattoriacce ce n’è più poche ma qualcuna resiste: perlinato e bottiglie di amari, atmosfera anni ‘70 e clientela popolare, piatti franchi e Barbera sfuso. E questo è ciò che ritrovo – venerdì scorso in compagnia dell’amico Andrea – al Bar Pietro di via San Domenico. Che spleen il Bar Pietro. Compie 50 anni ora, ché fu fondato nel ’68 ed era ritrovo del circolo dei sardi democratici intitolato a Antonio Gramsci. Il signor Pietro – che ancora è qui a sovrintendere – lo rilevò a fine Settanta e da qualche anno è in mano alla veneziana Giovanna coadiuvata da Filippo. Durante la settimana propone tavola fredda di temperamento – i “panini della piola” con frittata, carpione, milanese –, aperitivi con lo spritz fatto come si deve, ma il venerdì si cucina, e soprattutto pesce.
Dunque ci accomodiamo a un tavolino delle due salette del bar e principiamo con quattro “mezze uova farcite” perfette da antipastino (con pomodoro, cipolla e cappero: €1 cad). Poi le cose si fanno serie: linguine alla marinara di gran gusto (6), insalata di polpo con sedano e patate come si deve (7), alici fritte non male (e a che prezzo: 4,50). Non aspettatevi grande gastronomia, neh: cose semplici, buone, fatte con cura a prezzi popolari. Con rammarico saltiamo la frittata cipolla e zucchine (4,50) e i tortelloni burro e salvia (€5) ma tra vini, Punt e Mes e compagnia siamo veramente allo stremo (con un conto da 40 euro tondi in due).
Alticci, ci mettiamo a chiacchierare con osti e avventori: è venerdì e lo spirito della piola è anche – soprattutto – questo, trovare qualcuno con cui far flanella. E il mio cuore batte forte per la flanella.
Bar Pietro – Piola sardo-veneziana Via San Domenico 34 - Torino Tel. 011.5213522 Chiuso il lunedì

 https://machiave.blogspot.com/2017/10/il-bar-pietro-una-storia.html

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