Il 5 marzo [...] al segnale della prova di
allarme delle ore 10, gli operai della Fiat Mirafiori cessarono il
lavoro. La notizia dello sciopero alla Fiat Mirafiori si diffondeva
in un baleno e nello stesso giorno lo sciopero si estendeva a molte
altre fabbriche. Nei giorni seguenti lo sciopero delle ore 10 si
estendeva e si allargava oltre i limiti della città, raggiungeva
Asti, Pinerolo, Torre Pellice, Biella, Vercelli, Villar Perosa,
Avigliana, Venaria Reale, Rivoli, Collegno e altri centri
dell’industria nel Piemonte. La cessazione del lavoro durava
qualche volta anche più ore durante la giornata; lo sciopero
riprendeva nuovamente all’indomani o due giorni dopo. Nella
giornata del 13 marzo, per esempio, alla Fiat Lingotto gli operai
sospendevano sei volte il lavoro, alla Fiat Mirafiori tre volte, e
così alla Fiat Materiale Ferroviario e alla Farina, alla Riv di
Torino, al Dinamificio Nobel e alla Magnoni e Tedeschi.
Umberto Massola, "Gli scioperi del marzo 1943", in Trent’anni di storia italiana (1915-1945), a cura di Franco Antonicelli, Einaudi, Torino 1961.
Umberto Massola, "Gli scioperi del marzo 1943", in Trent’anni di storia italiana (1915-1945), a cura di Franco Antonicelli, Einaudi, Torino 1961.
Gli operai di Sesto San Giovanni durante uno sciopero |
L'ondata di scioperi che si verificò nel marzo-aprile 1943 fu il primo atto di resistenza di massa di un popolo assoggettato a un regime fascista autoctono. Ebbe anche buon esito e per tale riuscita gli insorti non pagarono alcun prezzo di vite umane. [...] p. 400
...l'assoluta preminenza agli operai di Mirafiori negli scioperi del 5 marzo non è il frutto di una ricostruzione storica del movimernto fatta dopo la guerra; essa è bensì nata come motivo tattico essenziale della propaganda attraverso la quale il Pci si sforzò di diffondere e rafforzare lo sciopero nel corso stesso del suo svolgimento. [...] p. 409
per il testo integrale del saggio: http://www.gramscitorino.it/images/Tim_Mason_1.pdf
A sua volta Ballone afferma:
Così questi operai entrano nella leggenda. Gratificante ma improduttiva, Ad ogni decennale vengono commenorati [...] Leggenda e politica depauperano la storia [...] p. 36
Sicuramente è lo sciopero a far "maturare alla classe operaia la volontà di organizzare le proprie fila" (F. Vincenzi) e non il contrario. p. 42
Con l'aggiunta di uno sfondo la foto è diventata l'icona degli scioperi del marzo 1943 |
Ancora la leggenda nella bella versione epica degli Stormy Six, 1975
La fabbrica
Cinque di Marzo del Quarantatré
nel fango le armate del Duce e del re
gli alpini che muoiono traditi lungo il Don
Cento operai in ogni officina
aspettano il suono della sirena
rimbomba la fabbrica di macchine e motori
più forte il silenzio di mille lavoratori
e poi quando è l'ora depongono gli arnesi
comincia il primo sciopero nelle fabbriche torinesi
E corre qua e là un ragazzo a dar la voce
si ferma un'altra fabbrica, altre braccia vanno in croce
e squillano ostinati i telefoni in questura
un gerarca fa l'impavido ma comincia a aver paura
Grandi promesse, la patria e l'impero
sempre più donne vestite di nero
allarmi che suonano in macerie le città
Quindici Marzo il giornale è a Milano
rilancia l'appello il PCI clandestino
gli sbirri controllano fan finta di sapere
si accende la boria delle camicie nere
ma poi quando è l'ora si spengono gli ardori
perché scendono in sciopero centomila lavoratori
Arriva una squadraccia armata di bastone
fan dietro fronte subito sotto i colpi del mattone
e come a Stalingrado i nazisti son crollati
alla Breda rossa in sciopero i fascisti son scappati
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