sabato 10 marzo 2018

Filosofia e ricerca del senso





Giancarlo Bosetti su Savater

... Elegante è il duello finale tra religione e filosofia a proposito del senso della vita, dove la stessa domanda di senso è già di per sé religiosa perché ci porta fuori, oltre la vita, perché cercare il senso significa cercare comunque "un’altra cosa" rispetto a quella che abbiamo davanti. Il senso del mondo – soccorre ancora Wittgenstein – deve essere fuori di esso. La caratteristica della mentalità religiosa non consiste tanto nel rispondere che questo fuori "è Dio", ma nell’imporre una "frenata" dopo che si è data quella risposta. La mentalità filosofica infatti andrebbe volentieri avanti: una volta ascoltata la risposta "Dio", chiederebbe "e qual è il senso di Dio?".

Religioso non è allora tanto chi spinge per andare al di là della realtà terrena con le sue risposte, ma chi vuole imporre che si smetta di fare domande una volta arrivati là fuori. Commentano questo passaggio due belle citazioni (di cui Savater è un instacabile raccoglitore), una di Pessoa: "Le cose non hanno significato, ma esistenza,/le cose sono l’unico senso occulto delle cose"; e un’altra di Cioran: "Un sistema filosofico è come una religione, ma in versione più idiota".
Ciò che è veramente assurdo, conclude da laico implacabile Savater, non è il fatto che la vita non abbia senso, ma l’ostinarsi a volergliene conferire uno. La mancanza di un senso accertato della vita non apre tuttavia le porte al pessimismo, ma alla gioia di starci, nella vita presente, come temporanea ma incancellabile, irreversibile vittoria sulla morte. 

http://www.caffeeuropa.it/libri/50libri-savaterA.html a proposito di Fernando Savater, Le domande della vita, Laterza 2011

Remo Bodei 

Non è che la filosofia trascini il mondo e possa rovesciare il mondo - non dico nemmeno "ahimè!": il mondo è governato da forze molto più dure, e spesso molto meno ragionevoli, della filosofia. La filosofia deve capire perché certe cose avvengono, aiutarci a comprendere e soprattutto a resistere a quella che potrebbe sembrare una "prepotenza delle cose". La filosofia ci può aiutare ma non ci può salvare. Sarebbe infatti pretendere troppo; nemmeno le religioni oggi credono veramente che simili miracoli avvengano. La filosofia rappresenta una "forza debole" nel senso che dovrebbe essere quella forza che agisce di più, ma invece, ahimè, è quella che socialmente incontra le maggiori resistenze. Finché non si sgombreranno certi interessi troppo potenti, finché soprattutto la vita resterà per milioni e miliardi di persone insicura, ragionare come si fosse in un circolo di amici o di filosofi che non hanno preoccupazioni sarà un lusso per pochi. Ma non è detto che questo lusso per pochi non possa servire come anticipazione di una vita possibile per molti.

http://www.caffeeuropa.it/attualita/62filosofia-bodei.html
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/10/16/terry-eagleton.html

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