A meno di sei mesi dalle elezioni amministrative, il centrosinistra torinese sembra distratto dalle proprie dinamiche interne: l'ipotesi delle primarie, paradossalmente, ha frenato la discussione sui contenuti e alimentato divisioni, sia nel Partito democratico che all’interno della coalizione. Al tempo stesso, molti esponenti politici si comportano come se la sconfitta della precedente amministrazione di centrosinistra fosse stata un incidente di cui è bene parlare il meno possibile. Non è così: perché tutte le indagini ci dicono che la crisi di Torino ha radici profonde, ben più antiche del giugno 2016, e che la prossima estate la nostra città sarà ancora più povera e arrabbiata.
In questo scenario, ci preoccupa che una destra populista e inadeguata, come ha dimostrato nella gestione della pandemia a livello regionale, possa soffiare sul fuoco della rabbia e della protesta, raccogliendo consensi dietro il volto rassicurante di un imprenditore perbene.
Per contrastare questa deriva, promuovendo un’idea di città inclusiva e attrattiva, serve una forza politica capace di parlare a tutti, e non solo ai militanti: una forza politica che sappia ascoltare e tradurre le preoccupazioni in proposte concrete. In definitiva, servono persone in grado di costruire nuove alleanze, dalle quali possano nascere le risposte ai nuovi bisogni.
Queste alleanze devono trovare una casa, che accolga tutte le esperienze che hanno alimentato un pensiero sul futuro di Torino, coinvolgendo centinaia di persone in un lavoro di mobilitazione politica e culturale. Una casa “civica”, perché le persone che ne faranno parte dovranno portare con sé l'esperienza e le competenze maturate nel mondo delle associazioni, delle professioni e del volontariato. Una casa innovativa, perché dovrà offrire alla coalizione gli strumenti per comporre una nuova mappa dei riferimenti cittadini, superando confini geografici e culturali ormai obsoleti.
Chiediamo quindi ai referenti dei movimenti civici torinesi che questa casa nasca subito, per costruire un’agenda politica che parta dall’ascolto di quanti si sono sentiti abbandonati dalla politica. Oggi, come in altri momenti in cui seppe cambiare il volto alla città, il centrosinistra torinese ha bisogno di una rappresentanza civica qualificata, univoca e coesa, senza i fraintendimenti che possono creare liste civetta messe su all'ultimo minuto per ragioni elettorali.
Torino merita uno sforzo di unità e di volontà: una SOLA LISTA CIVICA che dia forza al centrosinistra, un raggruppamento civico che contribuisca a qualificare un progetto politico e che sia capace di avanzare e sostenere una candidatura unitaria in grado di parlare a tutta la città.
Non perdiamo tempo. Perché di tempo non ce n’è.
Tra i firmatari l'ex sindaco Valentino Castellani, l'ex pallavolista e dirigente sportivo Piero Rebaudengo, il fondatore dei Subsonica Max Casacci, il manager culturale Paolo Verri e il regista Gabriele Vacis, Filippo Barbera, Giuseppe Gattino, Gabriele Magrin, Davide Petrini, Rocco Pinto, Luca Rolandi, Giuseppe Tipaldo
Stiamo cercando di attivare una piattaforma per petizioni. Ma non siamo ancora riusciti a farlo... Per aderire al momento ci limitiamo a chiedere di rilanciarlo.
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