![]() |
Maria Van Rysselberghe |
Si tiene in questi giorni a Parigi la mostra "Alfred Dreyfus, verità e giustizia" (Museo d'arte e di storia ebraica, 13 marzo - 31 agosto 2025). Ne parla Sonya Faure in un articolo su Libération del 24 marzo. Scrive a un certo punto: "Dopo il primo lungo articolo in difesa di Dreyfus dello scrittore anarchico Bernard Lazare e il "J'accuse" di Zola, alcuni artisti si impegnarono nella causa dreyfusarda (an che se più raramente ne fecero il soggetto delle loro opere), come Theo van Rysselberghe". Ecco, Theo Van Van Rysselberghe, chi era costui? Era un pittore belga che si era istallato a Parigi nel 1899. Era nato nel 1862 a Gand e nel 1889 aveva sposato la scrittrice Maria Monnom (1866-1952). Questa signora è passata alla storia come la "Petite Dame". Amica e confidente di André Gide, sarebbe diventata con il tempo l'autrice di un diario che riportava giorno dopo giorno attività e discorsi dello scrittore: "Les Cahiers de la Petite Dame" (1918-1951). Per di più sua figlia Elisabeth, figlia di lei e di Theo, si unì a Gide e dal rapporto nacque, nel 1923, una bimba, Catherine. Théo Van Rysselberghe era un puntinista, come Seurat (quello della Grande Jatte). Cominciamo allora da Seurat, Una domenica pomeriggio sull'isola della Grande Jatte, 1884-1886, Art Institute of Chicago:
E ora Van Rysselberghe
![]() |
Il Mediterraneo a Le Lavandou |